16 aprile 2024
Aggiornato 22:00
in 6 mesi circa 40.000 persone

Bolzonello, la diga del Vajont è tra i luoghi più visitati del Fvg

Tra aprile e ottobre tantissimi i visitatori e i gruppi che hanno visitato la diga ma anche tanti gli sportivi che hanno praticato l'arrampicata lungo una parte di roccia presente a pochi passi dal grande manufatto

ERTO E CASSO - Le attività svolte all'interno del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane è stato il tema al centro
dell'incontro tra il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello e l'amministrazione comunale di Erto e Casso, quest'ultima rappresentata dal sindaco Antonio Carrara. Alla riunione hanno partecipato anche il direttore generale della Uti delle Valli e delle Dolomiti Friulane, Luciano Gallo, il presidente del Parco delle Dolomiti Friulane Marco Protti e il suo direttore Graziano Danelin.

Il vertice è servito per illustrare al vicepresidente le varie attività svolte dall'Ente pordenonese, tra cui figurano anche le visite guidate al coronamento della diga del Vajont, quest'ultima di proprietà di ENEL Spa, ma concessa, in via esclusiva, al Parco. Tra aprile ed ottobre del 2016 i visitatori sono stati 24 mila 674, ai quali si aggiungono altri 17 mila 167 ingressi su prenotazione compiute da gruppi. Numeri estremamente importanti, quelli presentati a Bolzonello, che dimostrano come la diga sia uno dei luoghi più visitati della nostra regione.

Inoltre numerose presenze si registrano tra gli sportivi che praticano l'arrampicata lungo una parete di roccia presente a pochi passi dal grande manufatto. L'incontro ha permesso inoltre di avviare una serie di analisi su come potenziare l'area, per dotarla di alcuni servizi adeguati e compiere interventi per migliorare la sicurezza.

«Con l'amministrazione comunale di Erto e Casso - ha detto Bolzonello al termine dell'incontro - sono stati analizzati in un tavolo amministrativo allargato alla Uti delle Valli e delle Dolomiti Friulane, le azioni da intraprendere per valorizzare quest'area che rappresenta un luogo delle memoria, ma anche un sito di grandissimo valore naturalistico. Quest'area - ha concluso il vicepresidente della Regione - deve divenire un ingresso per spingersi alla conoscenza del territorio di questo nostro straordinario Parco che è patrimonio Unesco».