1 maggio 2024
Aggiornato 06:30
I "mostri" a Pordenone

Trova due ragazzine in cerca di Pokemon nel suo salotto

Il gioco basato sulla realtà aumentata si è trasformato in vera mania anche nelle nostre città tanto da spingere due giovani a violare una proprietà privata

PORDENONE – Potrebbe sembrare una barzelletta, invece è realtà: un noto avvocato, F.F., al rientro dal lavoro ha trovato nel salotto di casa due giovani ragazze in cerca di Pokémon. Sì, il fenomeno di questi giorni - la app Pokémon Go, che consente di trovare con lo smartphone mostriciattoli virtuali nel mondo reale - ha colpito ancora. Un gioco che nel giro di poco tempo si è trasformato in vera mania anche nelle nostre città, tanto da spingere a violare una proprietà privata. Probabilmente l’avvocato, che aveva dimenticato di chiudere la porta dell’abitazione, ha tirato un sospiro di sollievo per non aver incontrato dei malintenzionati, ma di certo non ha gradito l’invasione delle ragazzine. Ben presto ha pensato di affiggire un avviso sulla porta di casa e rilanciarlo anche sui social network: «Questa è un’abitazione privata. Per la ‘palestra dei Pokémon’ siete pregati di rivolgervi al Centro di salute mentale. Chiunque verrà visto aggirarsi all’interno della proprietà privata verrà denunciato per violazione di domicilio».