27 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Vertice tra Comune, Prefettura e Regione

Accoglienza profughi: si accelera per i lavori nella Cavarzerani

Ci vorranno ancora 10 giorni e la ristrutturazione di un'ala della palazzina dell’ex caserma saranno portati a termine. In questo modo potranno essere tolti dalla strada decine di migranti

UDINE – Ci vorranno ancora 10 giorni e i lavori di ristrutturazione di un'ala della palazzina dell’ex caserma Cavarzerani saranno portati a termine. In questo modo un centinaio di profughi che oggi vagano per la città, potranno trovare sistemazione. Nel contempo sarà attivato il presidio sanitario nella struttura. Ma non è tutto, in quanto subito dopo partiranno altri lavori per ricavare ulteriore spazio entro la fine dell’anno insieme a un presidio della Questura.
A darne comunicazione è il sindaco di Udine, Furio Honsell, che dopo aver lanciato l’allarme nei giorni scorsi, ha incontrato  il prefetto del capoluogo friulano, Vittorio Zappalortoe l’assessore regionale Gianni Torrenti. «Assessore e Prefetto,  – afferma Honsell – ci hanno rassicurato sui lavori nell’ex Cavarzerani. Intanto, una cinquantina di persone di quelle che vagano per la città saranno sistemate con effetto immediato e, sempre all'interno della caserma, saranno ulteriormente intensificate le misure per poter utilizzare i richiedenti asilo in attività manutentive all'interno della Cavarzerani».

Honsell ha poi chiesto al Prefetto «la costituzione di un tavolo provinciale di coordinamento al quale parteciperanno tutti i soggetti competenti che si stanno occupando del problema. Un tavolo – ha concluso il primo cittadino, di concerto con i presenti – che valuti anche altre opportunità da offrire ai richiedenti asilo al di là della prima assistenza per il pernottamento e per i pasti». A questo proposito, sempre durante la riunione, è stato confermato che, d'intesa con la Caritas, si stanno reperendo degli spazi d'attesa in via Ronchi per la somministrazione dei pasti, in modo tale da evitare che decine di persone stazionino sulla strada aspettando di accedere alla mensa.