27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Emergenza casa

«In Fvg il 94,5% degli alloggi Ater è occupato da cittadini italiani»

L’assessore regionale Santoro spegne sul nascere ogni polemica sul presunto rapporto tra l’emergenza migranti e l’assegnazione di case popolari. A Udine, gli extracomunitari ‘sistemati’ sono il 14,75% del totale

UDINE – Non risultano collegamenti tra l’emergenza migranti e l’assegnazione di case popolari. A spegnere sul nascere ogni polemica è l’assessore regionale all'Edilizia, Mariagrazia Santoro, che snocciola i dati per dare sostegno alle sue parole.

Più del 90% delle case Ater a cittadini italiani
«In Friuli Venezia Giulia – spiega l'assessore regionale - il 94,5% degli alloggi Ater è occupato da cittadini italiani o comunitari, mentre solo il 5,5% è occupato da cittadini extracomunitari con regolare contratto di affitto, che pagano costantemente il canone alle stesse condizioni dei cittadini italiani. E' sufficiente prendere il complessivo dei dati delle nuove assegnazioni di case Ater dal 2005 al 2014 - continua Santoro - per accorgersi che il livello delle assegnazioni ai cittadini extracomunitari è rimasto pressoché invariato».

L’incremento di migranti non corrisponde a una crescita delle assegnazioni
Dai dati diffusi non risulta alcun collegamento tra l'emergenza migranti e la quotidianità dei cittadini del Fvg: dal 2005 al 2014 le nuove assegnazioni a extracomunitari sono passate dal 13.94% al 17.84%, con un 17,63% nel 2009-10, epoca in cui al governo della Regione c’era il centrodestra.
«Va segnalato come a Trieste – chiarisce Santoro – nel biennio 2013-14, rispetto ai due anni precedenti, ci sia stata una lieve inversione di tendenza, dal 19,07% al 19,03%, di assegnazioni agli extracomunitari. A Gorizia si è avuta una riduzione dal 21,31% del 2005 al 18,14% del 2014, mentre a Udine si è passati dal 18,1% del biennio 2009-10 al 14,75% di oggi».

Il limite della residenza e i nuovi investimenti
Relativamente alla ricorrente proposta di aumentare gli anni di residenza per accedere alle graduatorie Ater, si è già espressa la Corte Costituzionale a metà 2013 dichiarando l'illegittimità costituzionale della previsione dei 5 anni di residenza nel territorio nazionale per i soli cittadini extracomunitari, affermando che il requisito deve valere per tutti. Il rischio, già prospettato a suo tempo, è che sia esteso anche ai cittadini italiani e della nostra regione questo requisito.
«Quanto ai nuovi investimenti - conclude Santoro - ricordo solo che il riallacciarsi delle relazioni con il Governo nazionale operata da questa Giunta regionale ha portato all'erogazione nel 2015 per il Friuli Venezia Giulia di su uno stanziamento dello Stato di 13 milioni di euro, derivanti dal Piano nazionale dell'Edilizia residenziale pubblica, da destinare al recupero e alla manutenzione straordinaria degli alloggi».