1 maggio 2024
Aggiornato 13:00
Servizi di pubblica utilità

La Provincia offre un lavoro a 12 disoccupati… o forse no!

L’attuazione del progetto «Cantieri Lavoro» è subordinato al trasferimento delle risorse da parte della Regione Fvg. L’ente udinese non riesce a garantire, in modo autonomo, 80 mila euro per creare occupazione?

UDINE – La Provincia di Udine offre lavoro a dodici disoccupati grazie al progetto «Cantieri Lavoro». O meglio, è pronta a offrire un lavoro nel momento in cui la Regione decidesse di concedere gli 80 mila euro necessari per la sua concretizzazione. Una vicenda che fa tornare alla ribalta la questione dell’utilità o meno dell’ente Provincia: possibile che senza il supporto della Regione non riesca a garantire in maniera autonoma l’avvio del progetto?

AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ - La Provincia, su proposta dell’assessore  Leonardo Barberio, ha deciso di cogliere la possibilità d’inserimento lavorativo per disoccupati privi di ammortizzatori sociali, mettendo a disposizione 130 giornate lavorative per attività istituzionali volte, ad esempio, al miglioramento dell’ambiente e degli spazi urbani ma anche degli edifici scolastici e delle aree verdi di loro pertinenza, dei manufatti stradali con lo scopo di incrementare il livello di sicurezza della rete viaria. I soggetti che potranno partecipare al bando, ai quali verrà corrisposta un’indennità giornaliera di 50,46 euro, devono essere disoccupati da almeno 8 mesi, non percepire alcun tipo di ammortizzatore sociale e non essere titolari di pensioni assimilabili a reddito da lavoro. Dovranno essere inseriti nelle liste apposite dei Centri per l’impiego.

LA REGIONE PAGA? - L’avvio effettivo del progetto è subordinato all’approvazione da parte della Regione. Acquisita l’ammissione al finanziamento, la Provincia pubblicherà un avviso di selezione in modo che tutti gli interessati siano informati della nuova opportunità e aderiscano al progetto iscrivendosi nelle apposite liste dei centri per l’impiego. «L’Ente contribuisce così a dare lavoro seppur temporaneo a 12 disoccupati – rileva Barberio – e a offrire alle famiglie una forma di sostegno. Per la Provincia di Udine si tratta di formule occupazionali già sperimentate (come i lavori socialmente utili, quelli di pubblica utilità e le edizioni precedenti dei cantieri lavoro), una boccata d’ossigeno per le persone ferme e con il rischio di rimanere fuori dal mercato del lavoro. Ma si tratta anche di un contributo importante all’attività dell’amministrazione provinciale attraverso un seppure momentaneo potenziamento dell’organico (possibilità altrimenti non più percorribile) e quindi dei servizi offerti all’utenza. Auspichiamo che la Regione – conclude Barberio - finanzi in toto il nostro progetto affinché possa conseguire il massimo riscontro».