29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Consiglio regionale

Fvg, accolta la mozione di revoca dell'onorificenza a Tito

A votare contro Shaurli e Cosolini (Pd), Gabrovec (Pd/Ssk) e Honsell (Open Sinistra Fvg)

TRIESTE - Dibattito articolato, in Aula, prima dell'approvazione della mozione illustrata dal forzista Camber, con cui si chiede alla Giunta regionale di attivarsi affinché sia revocata l'onorificenza di Cavaliere della Repubblica a Josip Broz, meglio noto come maresciallo Tito. Tra dichiarazioni di voto favorevoli, contrarie e di non partecipazione alla votazione, alla fine sono stati 31 i votanti. In 4 hanno espresso il proprio no: Shaurli e Cosolini (Pd), Gabrovec (Pd/Ssk) e Honsell (Open Sinistra Fvg). Sostegno alla mozione da parte dei Gruppi di FI, Lega, FdI/An e M5S (27 sì). Nessun voto di astensione.

A esprimersi è stato anche il presidente Fedriga, che ha affermato di parlare in qualità di consigliere regionale e di cittadino del Friuli Venezia Giulia: «Non sono uno storico, come molti qui. Non ho la capacità di valutare una storia complessa che ha condizionato in modo drammatico queste terre e certamente spero sia una storia che non si ripeta, però ho la consapevolezza che in Friuli Venezia Giulia si sono vissuti drammi incommensurabili, con persone che sono state massacrate. Qui non si tratta di riscrivere la sentenza di Norimberga o la storia stessa, ma solo di ridare un po' di dignità a quelle famiglie che quel dramma lo hanno vissuto. Dobbiamo ridare loro dignità dopo che lo Stato è stato patrigno».

«Nessuno può sentirsi offeso perché intendiamo togliere una onorificenza a chi ha avuto a che fare con le foibe. Da consigliere regionale, da persona e da triestino - ha chiuso Fedriga - voterò convintamente a favore di questa mozione, per essere dalla parte delle famiglie maltrattate dalla patria negli anni pregressi».