19 aprile 2024
Aggiornato 16:30
L'attacco

Pd Fvg: «Manovra sbagliata e la maggioranza fa retromarcia»

Per Bolzonello e Cosolini, «siamo di fronte a un assestamento di bilancio senza un'anima, senza una visione, senza la capacità di leggere le esigenze vere»

TRIESTE - «Prima hanno urlato per le macerie, per situazioni di dissesto e per un assestamento praticamente nullo per cercare di ripianare fantomatici buchi. Poi si scopre che forse non è così, che addirittura ci sono soldi per coloro che li hanno sostenuti e per i Comuni che fedelmente hanno contrastato la riforma degli enti locali, togliendo risorse a progetti già avviati. Questo naturalmente è stato cercato di far passare in silenzio. Noi siamo qui per dire che i furbi non siamo noi, ma qualcun altro. Siamo qui per dire che ci sono 14 milioni che, anziché essere usati per associazioni e sostenitori sui territori di provenienza dei singoli consiglieri, possono essere utilizzati per sostenere il territorio regionale, l'economia, per la sanità. Ora che Fedriga ha scoperto la spartizione dei suoi consiglieri, la maggioranza fa retromarcia e cancella tutto. Un'ammissione di colpa assolutamente palese, un esordio altrettanto palese sulle capacità di questa maggioranza». A dirlo è il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello, durante la conferenza stampa di illustrazione degli emendamenti Pd al ddl assestamento, alla quale ha preso parte anche il consigliere Roberto Cosolini, relatore di minoranza del provvedimento.

LE CRITICHE DELL'OPPOSIZIONE - «Siamo di fronte a un assestamento di bilancio senza un'anima, senza una visione, senza la capacità di leggere le esigenze vere. Ben 36 milioni su 40 sono stati messi sulla sanità, di cui 10 assolutamente non necessari di accantonamenti che fermi nel bilancio non servono a nessuno. Investire in maniera preponderante sulla Sanità significa non investire in economia, sul sociale o su altre parti e questo è inaccettabile» sostiene Bolzonello che spiega cosa chiede il Pd: «Chiediamo di utilizzare quei 10 milioni del contenzioso, più i quattro rimanenti, in uno scorrimento di graduatorie per cose già fatte, legate all'economia, alle scuole e al sociale». Inoltre, secondo il capogruppo dem, «quello che viene chiamato risarcimento dei Comuni fuori Uti, non è altro che una penalizzazione per tutti gli altri Comuni. Va ricordato che i Comuni fuori Uti hanno partecipato a tutti i bandi, in tutte le materie e hanno avuto i soldi esattamente come gli altri Comuni». Secondo Cosolini «l'unica cosa chiara che ha in mente la maggioranza è la controriforma che intende destrutturare le Uti. Peccato che questo avvenga senza che non ci sia nemmeno alba di quello che si vuole fare. Vecchie province, poi i cantoni, insomma, ognuno fa e dice quello che gli passa per la testa. Noi, in occasione di questo assestamento, vogliamo mettere enti locali e imprese al centro rispetto alla maggioranza che invece le ha tenute fuori premiando solo chi ha fatto opposizione nei confronti delle Uti».

IL 'NODO' EMENDAMENTI - Per quanto riguarda la sanità, ha ricordato Cosolini «chiediamo di intervenire sulle aziende sanitarie: dall'emendamento per l'Aas5 affinché riceva le risorse accantonate per nuovi investimenti, a quello rivolto agli operatori delle Aas 1 e 4 per garantire il premio di produzione». Sugli emendamenti ritirati dalla maggioranza, Cosolini si dice «stupito per tutta la vicenda. Il centrodestra ha dovuto affrontare quella che definisco la settimana terribile, prima con i franchi tiratori in occasione dell'elezione del presidente del Consiglio, poi venerdì scorso quando sono spuntati come funghi nuovi emendamenti». Infine, Bolzonello ha commentato la querela annunciata da Fedriga al Pd Fvg: «Ha reagito a caldo, ma penso che avendo visto tutti gli emendamenti, e poi avendoli fatti ritirare, potrà di conseguenza riconsiderare di non dar corso a questo annuncio di querela. In politica querelare le opinioni è una cosa folle».