28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Appuntamenti

Eventi a Trieste, 8 cose da fare mercoledì 21 marzo

Dal musical, ai libri, dai concerti, al cinema. Ecco cosa vi aspetta in città ed una piccola guida per non perdere gli appuntamenti migliori della serata

TRIESTE – Spettacolo, cultura, musica e cinema. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire i momenti più interessanti del mercoledì sera triestino.

Musical
Con il debutto nazionale del musical «Sunset Boulevard» nell’edizione originale inglese diretta da Nikolai Foster – il 21 marzo al Politeama Rossetti di Trieste – anche l’Italia celebra il 70mo compleanno dell’autore, il re del musical Andrew Lloyd Webber (nato il 22 marzo 1948). Allestimento ricco costruito sulle suggestioni degli studios cinematografici, cast capeggiato da una star del West End del calibro di Ria Jones nel ruolo di Norma Desmond, la diva del muto incapace di adattarsi al cinema moderno e ossessivamente innamorata dello sceneggiatore Joe Gillis, che avrà il volto e la voce di Denny Mac. Accanto a loro saranno applauditi Adam Pearce (il maggiordomo Max von Meyerling) e Molly Linch (Betty Schaefer). Repliche fino a domenica 25 marzo.

Libri
Un intreccio di sentimenti, attese, contrattempi e coincidenze fra lingue e culture, quella italiana e quella tedesca; al centro una storia d’amore e di migrazione narrata a due voci. Sono questi gli ingredienti base di «Il viaggio a Parigi - Die Reise nach Paris» il libro che verrà presentato mercoledì 21 marzo alle 18.30 al Caffè San Marco di Trieste, nell’incontro culturale, a ingresso gratuito, organizzato dal Goethe-Zentrum Triest, l’associazione che ha come scopo la diffusione della lingua e della cultura tedesca. All'incontro sarà presente l'autrice, Chiara de Manzini Himmrich, triestina che dal 1977 vive a Dusseldorf, dove è riconosciuta come esponenete di una nuova letteratura interculturale. Con lei Lorenza Rega, Direttrice Iuslit - Dipartimento di scienze giuridiche, linguaggio, interpretazione e traduzione dell’Università degli Studi di Trieste. Il protagonista del romanzo, scritto in un lungo viaggio fra Italia e Germania, è un uomo preso da due donne: l’italiana Caterina e la tedesca Anna. Proprio questo racconto in due lingue (italiano e tedesco con rispettiva traduzione a fronte), sarà l’espediente per andare alla scoperta di queste due lingue e culture e offrire uno spunto di riflessione sui i lati meno noti del fenomeno dell'emigrazione italiana in Germania a partire da una punto di vista femminile e transculturale. L'appuntamento si svolgerà sia in lingua italiana che tedesca. Per informazioni: info@goethezentrumtriest.it - 040 635764.

Musica classica
In occasione della Giornata Europea della Musica Antica, i Concerti del Conservatorio Tartini in collaborazione con il Festival Wunderkammer - Trieste, propongono mercoledì 21 marzo alle 20.30 in Sala Tartini «Giovanna D'Arco e l'Albero della Vita», con protagoniste due note concertiste del repertorio antico, Claudia Caffagni voce, liuto e salterio e Paola Erdas, clavisimbalum e salterio. Si tratta di un vero e proprio allestimento scenico su musiche di Gilles de Binchois, Guillaume Dufay, Thomas Morton e anonimi francesi e italiani. Annalisa Metus e Carlo Villa firmano paper engineer e light design. Il concerto riporta al bosco di Domremy, la piccola cittadina in cui nacque Jehanne d’Arc. In questo bosco vi era una fontana e un albero speciale, chiamato Albero di Maggio o Albero della Vita, e da tempi immemorabili le giovani donne del villaggio andavano in questo luogo di pace per chiedere alla Vergine Maria la grazia di essere felici, con un fidanzato o con la venuta di un bambino. Ed è qui, in un luogo di culto, da sempre frequentato per la sua energia benefica, che la giovanissima Jehanne sente le voci che la spingeranno alla folle e incredibile avventura di spiritualità e di guerra per il Delfino di Francia contro gli Inglesi e i Borgognoni. Ed è intorno a questo albero che lo spettacolo si anima: un albero le cui fronde fanno da schermo per la proiezione di immagini tratte dal film di Carl Theodor Dreyer, illustrando i sentimenti e le pulsioni emotive che animano la prodigiosa pulzella. Al contempo, le musiche, coeve alla vicenda storica, raccontano attraverso i testi cantati, gli stati d’animo di Jehanne, la sua devozione, le sue paure, la sua fede incrollabile, il suo coraggio, in un dialogo costante con le suggestive immagini proposte. Modernità e Musica Antica uniti per dare nuova vita a Jehanne d’Arc. Come sempre l’ingresso è gratuito, previa prenotazione. Info: 040 6724911, www.conservatorio.trieste.it.

Per i più piccoli
Ancora un tutto esaurito per il doppio spettacolo del fine settimana appena trascorso, per il Festival di Musica per bambini di Trieste, che continua mercoledì 21 marzo alle 17.30, presso il Teatro Stabile Sloveno/Slovensko Stalno Gledalisce: in scena va una nuova produzione, firmata dall'Associazione Aurora Ensemble insieme all'Associazione Internazionale dell'Operetta Fvg, che Casa della Musica è contentissima di annunciare tra i nuovi partner del Festival. Si tratta di una interpretazione nuovissima dell'Opera-Singspiel di un giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart «Bastiano e Bastiana» KV50. Ad interpretarla l'Orchestra da Camera del Friuli Venezia Giulia, diretta da Romolo Gessi, insieme ai cantanti Ilaria Zanetti (Bastiana), Andrea Binetti (Bastiano),  Daniel Osman Spangher (Mago Colas) per la regia di Rosalba Trevisan. Un delizioso atto unico che racconta delle vicissitudini amorose di una giovane coppia che per ritrovare l’amore perduto dovrà interpellare il potente e famoso mago Colas. Una farsa di sfondo agreste, semplice e spiritosa, con i contenuti e la struttura ideale per suscitare l'interesse dei più piccoli, anche se non abituati al teatro musicale. Dialoghi, arie e musiche d'insieme, in forma scenica che possono rappresentare un ottimo esordio per i bambini nel mondo del melodramma. I biglietti (5 euro) sono disponibili presso il Teatro Stabile Sloveno.

Cultura
Alla Libreria Lovat, mercoledì 21 marzo, alle 18, Corrado De Rosa presenta «L'uomo che dorme». Dialogheranno con l'autore il direttore de Il Piccolo Enzo D'Antona e lo scrittore Veit Heinichen.

Cinema
Mercoledì 21 marzo arriva al Cinema Ariston My Generation, in cui l'icona del cinema britannico Michael Caine interpreta e narra la storia vivida e stimolante del suo percorso nella Londra degli anni sessanta. Il film sarà in programma alle 17, 19 e 21 in versione originale sottotitolata in italiano. Basato su racconti personali e su splendide riprese d’archivio, questo documentario vede Caine viaggiare nel tempo e dialogare con i Beatles, Twiggy, David Bailey, Mary Quant, i Rolling Stones, David Hockney e altre celebrità. Il film è stato meticolosamente assemblato negli ultimi sei anni e racconta la nascita della cultura pop a Londra attraverso gli occhi del giovane Michael Caine: «Per la prima volta nella storia, i giovani della classe operaia lottavano per se stessi e dicevano: siamo qui, questa società è anche nostra e non vogliamo andarcene!».

Musica live
Due cantautori veneti in tour per l'Italia, da nord a sud. Due amici, in viaggio per condividere il palco e le canzoni, che verranno presentate in una inedita veste acustica, intima e molto sognante. Il 21 Marzo alle 21.30 in via san nicolò, 3/b, «Are You Real?» è il progetto solista di Andrea Liuzza, musicista e videomaker veneziano. Spesso paragonato ad artisti come Phil Elverum e Mark Linkous per l'attitudine lo-fi e il sound internazionale, ha realizzato due album e numerosi videoclip.

A teatro
Alle 19.30, arriva alla Sala Bartoli lo spettacolo toccante prodotta da Artisti Associati: «Cronache del bambino anatra». L'autrice Sonia Antinori ha affrontato con molta responsabilità la composizione drammaturgica: si è preparata attraverso due anni di ricerche sul campo, in cui ha conosciuto persone affette da disturbi, genitori, insegnanti, studiosi. I disturbi in questione sono quelli specifici dell’apprendimento, assai diffusi (1.9000.000 persone ne soffrono in Italia) e troppo lentamente riconosciuti. Solo da qualche anno, infatti, la nozione di «DSA» e la conseguente legge 170 hanno protetto i bambini affetti, da un errato giudizio di valore che a lungo li ha resi incompresi e sofferenti.