3 maggio 2024
Aggiornato 02:30
Appuntamenti

Eventi a Trieste, 6 cose da fare giovedì 1 febbraio

Spettacolo, cultura, musica e libri. Ecco cosa vi attende in città ed una piccola guida per non perdere gli appuntamenti migliori

TRIESTE – Teatro, concerti, documentari e libri. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire i momenti più interessanti della serata triestina.

A teatro
Giovedì 1 febbraio, alle 20.30, al Teatro Miela, On/Off diario di una casalinga serba. Liberamente tratto dal romanzo omonimo di Mirjana Bobic Mojsilovic, regia Fiona Sansone con Ksenija Martinovic
musiche, Idoli
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del Fvg per startArt. Angelka, una giovane donna, rivive i propri ricordi sentendo il bisogno di ripercorrere quella che era la sua vita: la sua infanzia nella Jugoslavia di Tito, la sua adolescenza, la sua maturità nella Serbia di Milosevic. Angelka recita, balla, canta, ride, si fa beffarda dei luoghi comuni del mondo.

Documentari
Giovedì 1 febbraio alle 18, al Salone degli Incanti, «I segreti del golfo». Nell’ambito della mostra «Nel mare dell’intimità», la proiezione del documentario di Luigi Zannini e Pietro Spirito, produzione Rai del Friuli Venezia Giulia. Dal Golfo di Trieste alle coste slovene, tra Storia e Natura il mare nasconde molti segreti. Dal misterioso relitto dell’idrovolonate Cant Z nelle acque slovene, al relitto di una motozattera tedesca al largo di Capodistria, dai resti del transatlantico Rex affondato dall'aviazione britannica tra Isola d'Istria e Capodistria l'8 settembre 1944, fino al giallo del Mojolner, la nave ristorante per anni frequentata dai triestini e affondata nel Porto Vecchio di Trieste durante un fortunale nel 1984 e al possibile ritorno del Grande squalo. Sono le storie, i ricordi, i momenti che riaffiorano in «I segreti del golfo» (2016) il documentario in due puntate firmato a quattro mani da Pietro Spirito e Luigi Zannini e prodotto dalla sede regionale della Rai che sarà proiettato, alla presenza degli autori, giovedì 1 febbraio alle 18 al Salone degli Incanti di Trieste. Ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Un viaggio subacqueo con interviste a esperti e studiosi, immagini di repertorio e d'archivio, puntigliose ricostruzioni storiche e tecniche, suggestive riprese subacquee, grazie anche alle strumentazioni messe a disposizione dall' Ogs di Trieste come il sub bottom profiler, capace di individuare qualunque oggetto in profondità. Un mare, quello raccontato, che unisce e mai divide, così come ricorda la mostra allestita negli spazi dell'ex Pescheria. L'iniziativa, infatti, rientra tra gli eventi collaterali di «Nel mare dell’intimità». L'archeologia subacquea racconta l'Adriatico, organizzata dal Servizio di formazione, catalogazione e ricerca dell'Erpac e dal Comune di Trieste. La proiezione di giovedì, in calendario ad aprile, è stata anticipata mentre «Trincee del mare», il nuovo capitolo degli stessi autori, sarà presentato il 12 aprile. Alle 17, la curatrice della mostra Rita Auriemma sarà a disposizione per una visita guidata alla mostra (30 posti disponibili). La visita è gratuita, l’ingresso alla mostra a pagamento e dà diritto a un posto riservato per la proiezione delle 18. Info: www.nelmaredellintimita.it – tel. 040 3226862 (ore 9-17).

Musica classica
Sarà un quintetto d'eccezione e riunito solo per il Teatro Verdi, quello che si esibirà giovedì 1 febbraio alle 20.45, per un concerto senza confini musicali. Alessandro Carbonare - primo clarinetto dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia - insieme al Quartetto Brentano - ospiti nelle più importanti sale da concerto europee - per il secondo appuntamento dei concerti del progetto «Il Quintetto». Speciale raccolta musicale dedicata quest'anno alla formazione che permette di toccare i complessi livelli sinfonici con programma musicali di ampio respiro dalla musica antica al contemporaneo. «Il Quintetto» è un percorso curato da Maurizio Baglini con le presentazioni live di Angelo Foletto (il) critico musicale di Repubblica. Questo giovedì dal placo del Verdi l'opportunità di ascoltare cinque grandi musicisti capaci di spaziare in tutti i sensi melodici: da Monteverdi a Brahms fino al contemporano Davidovsky.

Concerti al Conservatorio
Si apre nel segno della fisarmonica, con una serata concertistica che riunirà solisti di quattro Paesi e di quattro istituzioni accademiche, la Stagione Inverno-primavera 2018 dei Concerti del Conservatorio, di scena a Trieste da giovedì primo febbraio al 27 aprile con tredici proposte, come sempre promosse dal Conservatorio Tartini a cura del responsabile della produzione artistica Andrea Amendola. «Sincretismi» titola il concerto in programma giovedì primo febbraio alle 20.30 nella Sala Tartini, nell’ambito del Festival «Le giornate della fisarmonica - Nel segno della didattica», organizzato con cadenza biennale e divenuto vivace testimonianza della vitalità della fisarmonica da concerto nell’area di Alpe Adria. Nell’arco degli ultimi due decenni, infatti, la fisarmonica è entrata a far parte, a pieno titolo, nei programmi di studio del Conservatorio di Trieste, del Conservatorio di Klagenfurt e dell’Accademia di Lubiana. L’invito esteso al Centro Musicale di San Sebastian (Spagna) rilancia i presupposti del Festival ampliando gli orizzonti di collaborazione. L’ingresso è libero previa prenotazione info: 040.6724911, www.conservatorio.trieste.it.

Libri
Giovedì 1 febbraio, alle 19.30 all'Antico Caffè San Marco, Lorenzo Guadagnucci presenta il suo libro «Era un giorno qualsiasi. Sant'Anna di Stazzema, la strage del '44 e la ricerca della verità. Una storia lunga tre generazioni»

Spettacolo
Giovedì 1 febbraio, alle 20.30, al Caffè dei Libri, «Canzoni di scena». Musiche dal mondo per due voci, chitarra e contrabbasso Nicoletta Oscuro, voce e percussioni Matteo Sgobino, voce e chitarra Alessandro Turchet, contrabbasso e ukulele «Canzoni di scena» è un progetto musicale che riprende ed elabora le varie musiche tratte dai due spettacoli teatrali di Nicoletta Oscuro e Matteo Sgobino, «Tina Modotti, gli occhi e le mani» e «Parole - Femmina» che in poco più di un anno e mezzo hanno ottenuto un grande successo di pubblico. Nello spettacolo su Tina Modotti seguivamo il viaggio geografico ed esistenziale di questa grandissima protagonista del '900, attraverso la rielaborazione di brani messicani, cubani, spagnoli, cileni, di tradizione friulana e swing americani. In "Parole Femmina" invece l'attenzione era rivolta ai brani italiani di tradizione, ma anche d'autore, con un occhio di riguardo all'ironia, al gioco e al divertimento. Con «Canzoni di scena» vogliamo rivisitare questi brani in una chiave più elaborata e compiuta, giocando con i testi e improvvisando con melodie ed armonie ed avvalendoci della collaborazione artistica di Alessandro Turchet, un nuovo compagno di questo avvincente viaggio musicale.