19 aprile 2024
Aggiornato 09:00
questione accoglienza

Grim: Ziberna se la prenda con l'egoismo del suo centrodestra, che lo ha scaricato

La segretaria Pd: «Il sindaco ha già vinto, lasci la strumentalizzazione a chi, come Riccardi, inizia ora la campagna elettorale»

GORIZIA - «Ziberna sui profughi spara, ma sbaglia bersaglio: se la prenda con il suo centrodestra, che lo ha scaricato». Lo afferma la segretaria regionale del Pd Fvg, Antonella Grim, replicando al sindaco forzista, che denuncia la situazione di digrado in città per mancanza di spazio sufficiente a ospitare un gruppo di richiedenti asilo, costretti a dormire all’addiaccio, aggiungendo che «invece di attaccare il ministro Minniti, Ziberna dovrebbe chiedere conto a Riccardi e ai sindaci del centrodestra che si rifiutano di aiutare lui e i cittadini di Gorizia, pur consapevoli che il capoluogo isontino è in difficoltà».

Secondo Grim «l’accoglienza diffusa serve esattamente a questo: a fare in modo che i comuni si aiutino tra di loro. Ziberna se la prenda con l’egoismo del suo centrodestra, che alza barricate per spingere i propri sindaci a non ospitare anche minime quote di richiedenti asilo, lasciando Gorizia da sola. L’esempio di Grado – osserva Grim - è cristallino: se lì si accogliesse la piccola quota prevista di 18 richiedenti asilo, e altrettanto facessero gli altri comuni del Fvg che ancora non accolgono, Gorizia e i capoluoghi regionali non avrebbero difficoltà».

«Il sindaco Ziberna – sottolinea Grim - vuole la botte piena e la moglie ubriaca: solidarizza con quanti fomentano la lotta contro l’accoglienza, ma poi si lamenta se il cerino resta in mano solo a lui e ai goriziani. Purtroppo non funziona così. La soluzione rimane l’accoglienza diffusa: piccoli gruppi distribuiti in modo omogeneo sul territorio regionale, gestiti in modo intelligente, in piena sicurezza e senza alcun degrado. Ziberna ha vinto le elezioni: ora governi e lasci la strumentalizzazione politica dei migranti a chi, come Riccardi, inizia adesso la sua campagna elettorale».