2 maggio 2024
Aggiornato 17:30
in municipio

Dipiazza incontra Ezio Bosso: «Il tuo arrivo ci porterà ancora più fortuna»

Il nuovo direttore stabile dell'Orchestra del Teatro Giuseppe Verdi è stato ricevuto nel Salotto Azzurro del Municipio dal sindaco di Trieste. Bosso: «Grazie per la speciale accoglienza»

TRIESTE - Il nuovo direttore stabile dell'Orchestra del Teatro Giuseppe Verdi, Maestro Ezio Bosso, è stato ricevuto nel Salotto Azzurro del Municipio dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, affiancato dagli assessori comunali Serena Tonel e Carlo Grilli. «E' un immenso piacere e una grande emozione darti il più caloroso benvenuto in questa mia splendida città che sta vivendo un momento di grandi positivi cambiamenti – ha detto Dipiazza - certo che il tuo arrivo ci porterà ancora più fortuna. Un teatro così importante come il Verdi deve avere tutta l'attenzione che merita e grazie all'impegno e alla stretta collaborazione sempre profusi dal Sovrintendente Stefano Pace e dal Direttore Antonio Tasca, sono certo che continueremo a lavorare bene tutti insieme per il futuro del Teatro e in tal senso sono sicuro che anche con il Ministro Franceschini troveremo un punto d'incontro. Benvenuto nella grande famiglia del Verdi!».

Intesa immediata
«Con il Maestro Bosso abbiamo trovato subito un'intesa e una comunità d'intenti - ha affermato il Sovrintendente Pace – anche a livello della Regione. Tutti vogliono testimoniargli le più vive congratulazioni per il nuovo prestigioso incarico e siamo anche noi del tutto convinti che ci porterà tanta fortuna». Ringraziando il Sindaco Dipiazza per le attestazioni di stima e affetto, il neodirettore Ezio Bosso, visibilmente emozionato, ha espresso grande soddisfazione per il nuovo incarico in una città-modello come Trieste, straordinaria per la bellezza e per le suggestive peculiarità storico-culturali. «Grazie per la speciale accoglienza che ho ricevuto qui a Trieste e al Teatro Verdi, una risorsa importante per la città che ha senz'altro bisogno di risorse e che deve al contempo tutelare l'alta qualità delle sue forze interne».