19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Edilizia scolastica

Panontin: «Ok il subentro con l'Unione Giuliana: agli studenti saranno garantiti edifici funzionali»

Il sindaco Dipiazza: «A Trieste abbiamo edifici scolastici molto vetusti per cui la collaborazione con la Regione è indispensabile per metterli anche a posto»

TRIESTE - L'assessore regionale alle Autonomie locali e coordinamento delle riforme, Paolo Panontin, e il presidente dell'Unione territoriale intercomunale Giuliana e sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, hanno firmato oggi l'intesa sul piano di subentro nelle funzioni già provinciali in materia di edilizia scolastica e di istruzione per quanto riguarda l'utilizzo degli istituti scolastici e l'uso delle attrezzature. Il tutto con decorrenza dal prossimo 1 aprile. L'intesa, come noto, è prevista dalla legge regionale sul "Riordino del sistema Regione – Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia" che disciplina il trasferimento delle funzioni provinciali e le relative procedure di ricognizione e dismissione delle stesse. Questa intesa, che sarà ratificata dalla Giunta regionale nella seduta in programma domani, disciplina tutti i diversi aspetti del passaggio di funzioni, quali la proprietà dei 18 istituti scolastici superiori già gestiti dalla Provincia di Trieste e la loro manutenzione ordinaria e straordinaria, le necessarie risorse finanziarie, garantite dalla Regione, il personale, i beni mobili, i procedimenti amministrativi, i rapporti giuridici attivi e passivi.

Le novità
La novità di questo accordo è la decisione di procedere anche ad una precisa e approfondita ricognizione sullo stato degli immobili che passano in proprietà al Comune di Trieste, anche
perché, caratteristica esclusiva della sola Unione Giuliana, sorgono tutti nel capoluogo e sono in genere piuttosto vetusti. La ricognizione sarà fatta prima del definitivo trasferimento di
proprietà ed ha anche lo scopo di consentire una valutazione sugli interventi manutentivi da programmare ulteriormente a quanto già stato previsto dalla Provincia. Per tutti questi interventi vi sono già risorse accantonate dalla stessa Provincia. A ciò si aggiunge l'impegno della Regione, peraltro preso nei confronti di tutte le Unioni, di stanziare progressivamente i fondi necessari.


Panontin e Dipiazza
«Con l'intesa per Trieste si è chiuso un lungo percorso che ci ha visto condividere con le amministrazioni interessate i protocolli che accompagnano le funzioni della gestione dell'edilizia scolastica di secondo grado dalle province alle Unioni - ha evidenziato l'assessore Panontin - È stato un lavoro a volte anche difficile, perché la complessità delle funzioni, la numerosità degli edifici scolastici e le responsabilità connesse hanno ovviamente portato le amministrazioni subentranti ad un atteggiamento di grande cautela». «Nei prossimi mesi - ha anticipato Panontin - ci attende una fase di accompagnamento per fare in modo che l'interesse primario degli studenti e delle loro famiglie di disporre di edifici scolastici funzionali e sicuri sia garantito non solo attraverso una continuità gestionale ma anche con un miglioramento delle loro condizioni». «A Trieste abbiamo edifici scolastici molto vetusti – ha ricordato Dipiazza - per cui la collaborazione con la Regione è indispensabile per metterli anche a posto. Dobbiamo cercare di fare ora quello che non hanno fatto le Province negli ultimi 20 anni. Dunque dobbiamo guardare avanti, lavorare per sistemare anche questo importante aspetto».