26 aprile 2024
Aggiornato 22:00
il 27 gennaio 2017

Il «Giorno della Memoria»: le celebrazioni di Trieste

Il Sindaco Dipiazza: «In questo giorno rinnoviamo l’impegno affinché il silenzio non possa cancellare la consapevolezza di ciò che è accaduto e onoriamo le vittime delle disumane torture perpetrate in quegli anni atroci, con la promessa che ciò che è stato non accada mai più».

TRIESTE - Il ‘Giorno della Memoria’, ricorrenza istituita dal Parlamento italiano, per ricordare l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz e lo sterminio del popolo ebraico, è stato ricordato il 27 gennaio a Trieste con la solenne cerimonia svoltasi nella Risiera di San Sabba, monumento nazionale, unico campo di sterminio nazista con forno crematorio in Italia. Presenti autorità civili, militari e religiose, rappresentanti della Comunità ebraica, delle Associazioni di partigiani ed ex deportati, giovani, studenti e tanti cittadini, la cerimonia ha visto la deposizione di corone d'alloro da parte di Regione, Prefettura e Comune di Trieste. Sono seguiti i discorsi ufficiali del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e del primo cittadino di San Dorligo Sandi Klun. «In questo giorno - ha detto il primo cittadino nel suo intervento - rinnoviamo l’impegno affinché il silenzio non possa cancellare la consapevolezza di ciò che è accaduto e onoriamo le vittime delle disumane torture perpetrate in quegli anni atroci, con la promessa che ciò che è stato non accada mai più».

Le parole del sindaco
«Trieste ha vissuto questa tragica lucida follia -ha proseguito il sindaco. Tra queste mura l’uomo ha perso i valori, la ragione, la pietà. Ha passato per le armi e straziato giovani, donne e uomini, prevalentemente ebrei, appartenenti ad una comunità che con la sua presenza è da sempre protagonista della crescita economica, culturale e sociale della nostra città. Auschwitz, simbolo dell’Olocausto, ci ricorda di cosa è capace l’uomo. Purtroppo questo fanatismo, questo odio - ha continuato Dipiazza - lo ritroviamo nel terrorismo, che sta seminando morte nel mondo ed in Europa. Il mirino di questi carnefici mette a fuoco, oggi come allora, quanti sono ritenuti nemici perché diversi. Questo è l’orrore che abbiamo il dovere di combattere». Dipiazza ha rivolto infine un appello ai giovani: «Custodite con cura la memoria e usatela come un faro per costruire un futuro migliore, perché, come ci ricorda Primo Levi: ‘Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo’».

Medaglie d’onore
A cura della Prefettura di Trieste sono state consegnate le medaglie d’onore conferite dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto. Sono stati insigniti il figlio di Lodovico Coretti Komar (nato a San Dorligo della Valle/ Dolina il 16 dicembre 1908) internato nei campi di Auschwitz e Mauthausen dal 1° luglio 1944 al 31 marzo 1945 e il nipote di Edoardo Goruppi (nato a Skopo il 12 ottobre 1895) e  internato nei campi di Dachau e Leonberg dal 25 novembre 1944 al 20 febbraio 1945. La cerimonia ha lasciato poi spazio ai riti religiosi: cattolico, ebraico, serbo-ortodosso e protestanti. Da ricordare che già nella mattina, a cura della Questura di Trieste e dell’associazione ‘Giovanni Palatucci Onlus’, presente il vicesindaco Pierpaolo Roberti, è stata deposta una corona d’alloro ai piedi della lapide che nelle carceri del Coroneo ricorda Giovanni Palatucci. Qui Roberti ha brevemente ricordato la figura e il sacrificio di Giovanni Palatucci, che salvò 5000 ebrei e fu riconosciuto come ‘un giusto’ da Israele. A seguire, a cura dell’Associazione nazionale ex deportati di Trieste, dal Coroneo si è tenuta una marcia silenziosa che ha raggiunto la Stazione Centrale e in via Flavio Gioia, è stata deposta una corona sulla lapide che ricorda la partenza dei convogli dei deportati verso i campi nazisti, dal settembre 1943 al febbraio 1945.

Didattica
Molte anche le altre proposte didattiche in programma: tra queste ‘Cinema e Shoah’, le testimonianze dei deportati a cura dell'Università della terza età ‘Danilo Dobrilla’, la conferenza su ‘Odiare per immagini. Propaganda, pittura e fotografia: il manuale per costruire il nemico’, le quattro serate proposte dal Teatro Rossetti sul Giorno della Memoria con protagonisti studenti dei licei Carducci/Dante, Galilei, Oberdan, Petrarca e l'appuntamento su ‘Un mondo di storie - Giorno della Memoria’, lunedì 30 gennaio, alle 17, alla biblioteca comunale Quarantotti Gambini di via delle Lodole 7/a San Giacomo.