3 maggio 2024
Aggiornato 16:30
Artigiano in fiera

Shaurli, tutto il Fvg in mostra a Milano

Il villaggio globale delle arti e dei mestieri ha richiamato espositori da oltre 100 paesi e milioni di visitatori. Il Friuli Venezia Giulia ha presentato le sue specialità, legando insieme prodotti, sapori e artigianato, per valorizzarne l'unicità, farli conoscere ed apprezzare insieme al nostro territorio

TRIESTE - Meravigliarsi con gusto. E' il tema con cui il Friuli Venezia Giulia si è presentato in forze alla 21^ edizione de L'Artigiano in Fiera, il villaggio globale delle arti e dei mestieri che ha richiamato a Milano espositori da oltre 100 paesi e milioni di visitatori, confermandosi la ribalta più importante in Europa e il principale appuntamento in vista del Natale. A rappresentare eccellenze e tipicità regionali una quarantina di produttori, ma anche appuntamenti giornalieri di show cooking e degustazioni guidate, intrattenimenti musicali, laboratori di creatività, iniziative di promozione turistica e presentazioni di antiche tradizioni, legate al saper fare e alla cultura alimentare.

«In uno spazio espositivo di circa 2000 metri quadri suddivisi in 16 isole - spiega l'assessore regionale alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli, protagonista alla rassegna milanese - il Friuli Venezia Giulia ha presentato l'arcipelago delle sue specialità, legando insieme prodotti, sapori e artigianato, con l'obiettivo di valorizzarne l'unicità e di farli conoscere ed apprezzare insieme al nostro territorio da un vasto pubblico».
Ambasciatori del made in Friuli Venezia Giulia i Consorzi Dop, dal Formaggio Montasio alla Brovada, 11 aziende agroalimentari rappresentative delle produzioni tipiche e a marchio AQuA (con salumi, formaggi, ortofrutta, erbe, dolci e distillati), un'enoteca che riunisce i vini doc e docg di tutte le zone vocate della Regione, otto birrifici artigianali con in vetrina le etichette regionali, un laboratorio per la preparazione di gelati con latte di sola Pezzata Rossa e un'area ristorazione, improntata allo stile street food, con proposte culinarie che utilizzano materie prime dei produttori presenti.

«Siamo riusciti - evidenzia Shaurli - a fare vivere ai visitatori un'esperienza diversa, conoscendo in modo diretto la nostra filiera dei sapori che inizia nei campi e arriva alla tavola. Tutto questo anche grazie ai cinque appuntamenti giornalieri dedicati alla cucina del territorio che hanno proposto piatti della nostra tradizione, come il frico con polenta e il boreto alla graesana, completati da un programma di degustazioni per tutti i palati».
A Milano il Friuli Venezia Giulia ha presentato anche cinque Ecomusei della Regione, i laboratori della Scuola Mosaicisti di Spilimbergo e i Presidi Slow Food.
«Ritengo - ha concluso Shaurli - che manifestazioni come Artigiano in Fiera siano una vetrina unica per promuovere
imprese, prodotti e territorio, unitamente al nostro saper fare che ci contraddistingue. Artigiano in Fiera è inoltre
un'occasione per consentire, a migliaia di persone, di vedere e capire come la qualità dei nostri prodotti sia fortemente
collegata al nostro territorio»
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Entusiasti anche i commenti di alcuni espositori. «La mela e i suoi trasformati - così l'azienda Pomis - vanno fatti conoscere per le loro peculiarità direttamente al consumatore -  per questo Artigiano in Fiera è un'importante occasione, per la clientela attenta e appassionata di qualità».
«La motivazione più profonda che ci ha spinto a partecipare anche quest'anno all'Artigiano in Fiera - si è espresso il salumificio Pantarotto - consiste nel desiderio di voler esporre e presentare nuovamente le nostre eccellenze in un contesto nazionale e non solo, al fine di dar spicco alle tipicità friulane».
Per l'Associazione regionale produttori Erbe del Friuli Venezia Giulia, Artigiano in Fiera è stata la prima occasione importante per presentare fuori regione le proprie attività e il marchio Erbe del Patriarcato, attraverso i quali si intende valorizzare un territorio ricchissimo di biodiversità vegetale e di tradizioni.