6 maggio 2024
Aggiornato 12:30
Preservare la biodiversità

Panontin, chiesto l'ampliamento della zona protetta alla foce dell'Isonzo

Sono stati presentati due piani di gestione delle aree protette: l'ampliamento della zona protetta dell'area di prestigio naturalistico alla Foce dell'Isonzo e la valorizzazione dei boschi planiziali di Muzzana del Turgnano

GORIZIA - L'assessore alla Caccia del Friuli Venezia Giulia, Paolo Panontin, ha presieduto a Udine il Comitato
faunistico regionale che ha esaminato le proposte di modifica di due Piani di gestione di aree protette.
All'organismo consultivo, del quale fanno parte i rappresentanti del mondo faunistico, venatorio, agricolo e ambientale della regione, sono infatti state illustrate proposte inerenti la salvaguardia e la valorizzazione dell'ambiente naturale e del suo patrimonio faunistico.

In particolare, la prima proposta prevede l'ampliamento della zona protetta dell'area di pregio naturalistico situata alla Foce dell'Isonzo e si prefigge, come ha spiegato il responsabile dell'area protetta Foci dell'Isonzo-Isola della Cona, Fabio Perco, di arricchire ulteriormente il pregio naturalistico dell'area per rafforzare il patrimonio ambientale e faunistico, che rappresenta un elemento attrattivo.
Sono infatti sempre più numerosi i visitatori dell'area, e le scolaresche che vi compiono visite guidate a scopo didattico, per conoscere da vicino le biodiversità che caratterizzano le ricchezze naturali e avifaunistiche del Friuli Venezia Giulia.

La seconda proposta mira a preservare e a valorizzare i boschi planiziali di Muzzana del Turgnano, attraverso il divieto di addestramento di cani da caccia, di azioni di popolamento faunistico e dell'immissione di selvaggina cacciabile.
Tra i vincoli suggeriti dagli esperti, vi è anche il divieto di allestire all'interno del bosco punti di foraggiamento per gli
ungulati, in quanto tali animali selvatici arrecano danni alla vegetazione pregiata dell'area protetta che ne contraddistingue la biodiversità.