19 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Una manifestazione “a effetto immediato”

Protezione civile per tutti: finanziamenti anche ai comuni “anti-Uti”

Va a buon fine la protesta dei sindaci “ribelli”. Carlantoni: “Le emergenze sono al di fuori della politica, il consiglio di amministrazione l’ha capito, al contrario di Panontin”

TRIESTE – I comuni non aderenti alle Unità territoriali intercomunali beneficeranno, al pari di tutti gli altri, dei fondi per la Protezione civile. La mattina del 25 ottobre la delegazione dei sindaci che ha rifiutato l’amministrazione Uti si è recata alla sede del Consiglio regionale a Trieste per protestare con la riforma finanziaria che avrebbe previsto, per i loro Comuni di riferimento, l’esclusione dei fondi destinati alla Protezione civile. L’obbiettivo è stato raggiunto, dopo un’interminabile attesa e una riunione di quasi due ore: il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un documento di assestamento, con effetto immediato, che fa rientrare i comuni ‘anti-uti’ nel piano di finanziamento relativo alla protezione civile.
Portavoce della delegazione i cosiddetti «Tre tenori», Renato Carlantoni, sindaco di Tarvisio, Pier Mauro Zanin, sindaco di Talmassons e Pierluigi Molinaro, sindaco di Forgaria.

Il sindaco di Tarvisio commenta il successo
Così si esprime Carlantoni: «L’incontro è iniziato molto male, l’assessore Panontin si è subito posto nella posizione politica di coloro che avversano la riforma giusta, ma alla fine la totalità del consiglio regionale ha ha capito che la protezione civile è un bene comune a tutti per affrontare le emergenze, non può essere differenziato tra comuni di serie A di serie B, appartenenti o meno alle Uti. C’è stata una lunghissima riunione, due ore di lavori, ci siamo alzati alle sei di mattina e stiamo rientrando dopo dodici ore ma abbiamo ottenuto il nostro obbiettivo».
Alla fine, la clausola sarà espunta non solo da questa finanziaria ma anche da quelle successive. «La nostra non era una richiesta politica – precisa il sindaco - ma nell’interesse di tutti i cittadini, di fronte alle emergenze la politica passa in secondo piano e il consiglio di amministrazione l’ha capito. Non era dello stesso avviso l’assessore Panontin, che ha cercato di opporsi fino all’ultimo»

La soddisfazione di Pier Mauro Zanin
Pier Mauro Zanin, sindaco di Talmassons, da cui è partita l’idea della manifestazione, si dichiara «molto soddisfatto. Abbiamo impedito che un elemento di vita come la protezione civile, con un valore trasversale, fosse strumentalizzato dalla giunta Serracchiani-Panontin. Eravamo fortemente motivati, siamo partiti con trenta mezzi stamattina, oltre 25 sindaci e amministratori. Eravamo fiduciosi nel buon senso del Consiglio regionale, più che in quello dell’assessore, e preparati a consegnargli le chiavi dei mezzi in caso non avesse modificato i criteri, ma alla fine ha dovuto farlo».
I mezzi della Protezione civile, parcheggiati sotto la sede del consiglio in segno di protesta, sono quindi ripartiti per i rispettivi paesi, pronti a riprendere servizio su basi differenti.