29 aprile 2024
Aggiornato 02:30
A Trieste

Jazz & fumetto: e vissero felici e contenti

Due linguaggi - due arti - ibridi, informali, inclassificabili. Entrambi figli del '900 hanno trovato il loro matrimonio nell'opera "Jazz Loft" presentata nella splendida cornice dell'auditorium del museo Revoltella di Trieste

TRIESTE - Scritto da Flavio Massarutto e trasposto in fumetto da Massimiliano Gospardini, la colonna sonora composta dal duo Cesselli - De Mattia è stata eseguita nell'ambito della rassegna «Le nuove rotte del jazz» a cura del Circolo Culturale Controtempo. Un progetto di grande ambizione e di squisita ricerca non solo musicale, ma anche sociale. Un viaggio nell'immaginario americano degli anni '50, il classico noir dove non mancano l'alienante metropoli in sottofondo, personaggi ambigui ed affascinanti, colpi di scena e - naturalmente - il jazz. Il tutto sottolineato dalle tavole visive che passano alle spalle del superlativo ensamble.

Ancora visioni
Passaggi di jazz modale e un messaggio: da Ines - li ho trovati! Ritrovo la mia idea (mia, non solo mia s'intende) che un'arte mono-sensoriale sia obsoleta. Echi del nostro Piero Piccioni in «Una vita violenta» con tratti d'ispirazione del maestro Duke Ellington. Si vira verso il noir-cocktail con il flauto di Massimo De Mattia che ne conferisce quest'aria da thriller mondano. Ancora visioni: un gatto nero, immancabile, su tensione incalzante del quartetto d'archi; un camion che potrebbe nascondere in un fuori sequenza il ghigno dell'infernale Quinlan ; primi piani di musicisti neri distrutti dall'alcool e da tabacco scadente ; giri che ricordano gli esordi di Donald Byrd.

Chiaro il momento dell'omicidio
Su fondale oscuro. Un parco e all'orizzonte il ponte di Brooklyn a braccetto con il sax di Sonny Rollings. Meravigliose atmosfere che partono dal vibrafono direzione la periferia disagiata: pallacanestro, toni, dimessi, solitudine. Insomma, chi è il colpevole? Corro a leggermi Jazz Loft. Serata memorabile, matrimonio perfetto.