2 maggio 2024
Aggiornato 23:00
In concomitanza con èStoria

Corteo Casapound, il PD chiede il rinvio

Il segretario dem Rossi: «No a rigurgiti nazionalisti, Gorizia risponda con massiccia partecipazione a iniziative 25 aprile e 9 maggio»

GORIZIA - «Lo svolgersi del corteo di Casapound a Gorizia proprio nei giorni della manifestazione di èStoria è un pessimo biglietto da visita per Gorizia, tenuto conto della presenza di molte persone che arriveranno da fuori città e fuori regione», lo dice chiaramente il segretario provinciale del Partito Democratico, Marco Rossi. Il corteo nazionale è stato organizzato dall'organizzazione di destra proprio per sabato 23 maggio, in concomitanza con la presenza in città dello scrittore Roberto Saviano. Al momento non ci sono ancora dettagli tecnici sul percorso della parata, che potrebbe tuttavia lambire il centro. 

«Le valutazioni rispetto alla sicurezza sono ovviamente competenza degli organi preposti - dice Rossi - mentre mi preoccupa di più la concomitanza con la manifestazione culturale, che suggerirebbe almeno il rinvio del corteo. Trovo infatti francamente anacronistica la cornice ideologica del corteo di Casapound, oltre che pericolosa: le nostre terre di confine non hanno bisogno di rigurgiti nazionalisti, oggi siamo in un'Europa Unita che guarda al Gect più che alla retorica nazionalista che ha diviso le popolazioni che vivono in questo territorio».

Per Rossi la migliore risposta è che la città risponda a quest'ideologia partecipando massicciamente alle manifestazioni del 25 aprile, del 1° maggio e della Festa dell'Europa, il 9 maggio: «E forse quest'ultima data, che celebra la nuova Europa Unita, è proprio quella che dovrebbe essere la più sentita per le nuove generazioni di goriziani».