9 dicembre 2024
Aggiornato 17:00
Società

Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, ma in Italia sono 7 milioni le vittime di violenze. E in dieci mesi già 116 uccise

Sono quasi sette milioni le donne che hanno subìto violenza in Italia, e soltanto nei primi 10 mesi del 2016 sono state uccise 116 donne. Anche questo vuole ricordare la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Molte le iniziative

Violenza sulle donne, ancora troppi casi
Violenza sulle donne, ancora troppi casi Foto: Shutterstock

E’ la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, per ricordare che ancora oggi – in Italia e nel mondo – ogni giorno si consumano atti di violenza e di morte. Una situazione che non dovrebbe più esistere, ma che purtroppo è ancora una triste realtà.

Milioni le vittime
Per rendersi conto della ancora troppa diffusione del fenomeno, basti pensare che soltanto in Italia sono quasi 7 milioni le donne vittime di violenze. E, dall’inizio dell’anno, 116 di queste hanno trovato la morte (più di una ogni tre giorni). Il dato è in lieve flessione rispetto allo scorso anno, dove le vittime sono state 120, con un 3,3% di casi in meno: ancora troppo poco, ancora molto da fare. La Giornata intende dunque accendere i riflettori su quanto accade e sensibilizzare affinché si ponga fine a violenze e discriminazioni, ancora troppo diffuse.

Peggio al Nord
Se qualcuno ha ancora in testa lo stereotipo della donna più discriminata al Sud dovrà ricredersi. Dati alla mano, oggi si sa che le cose stanno peggio al Nord, dove sono stati registrati più casi di violenza. Secondo i dati Istat i fautori delle violenze sono la quasi totalità maschi (il 92,5%), mentre l’arma più utilizzata dopo le mani è quella da taglio (coltelli ecc. in un caso su tre). In sedici anni, ovvero dal 2000 al 2016, le donne uccise in Italia sono state oltre 2.800.

I numeri
Sempre secondo l’Istat, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subìto una qualche forma di violenza nella propria vita. L’età media delle vittime è 50,8 anni. Il 21% delle donne è stata vittima di violenza sessuale, mentre il 20,2% ha subìto una violenza fisica in genere. Le forme più gravi di violenza sessuale come stupri o tentati stupri hanno interessato rispettivamente 652mila e 746mila donne (il 5,4%). A commettere in maggioranza questi delitti sono i partner, sia attuali che ex: il 62,7% degli stupri è infatti perpetrato da una di queste figure. Le molestie sessuali sono invece a opera di sconosciuti nel 76,8% dei casi.

Un fondo
Sono cinque milioni di euro all’anno le risorse stanziate, grazie ad alcuni emendamenti alla legge di bilancio, approvati giovedì. I fondi saranno utilizzati nel triennio 2017-19 a favore delle donne vittime di violenza e per i loro figli. L’emendamento permette anche alle lavoratrici autonome vittime di violenza di genere di beneficiare di tre mesi di stop lavorativo. Se si è vittima di violenze ci si può rivolgere al Telefono Rosa, il cui numero è: 1522.