29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Social network

Foto dei neonati su Facebook, le mamme che le pubblicano sono a rischio depressione

Quando una mamma entusiasta pubblica le foto del figlio appena nato, se non riceve abbastanza feedback positivi potrebbe sviluppare una forma di depressione, tipo post partum

Facebook, le foto dei neonati possono deprimere le neomamme
Facebook, le foto dei neonati possono deprimere le neomamme Foto: Shutterstock

OHIO – Ricercatori della Ohio State University (OSU) hanno scoperto in uno studio che le neomamme che pubblicano su Facebook le foto del loro neonato, se non ricevono abbastanza feedback positivi o quanto si aspettavano, possono sviluppare una forma di depressione. Così, da entusiaste per il nuovo arrivato e dalla voglia di condividere, possono rimanere deluse e divenire di malumore.

La mamma perfetta
Per lo studio, pubblicato su Sex Roles, sono state coinvolte 127 madri che erano solite postare su Facebook le foto dei propri figli. L’analisi dei comportamenti ha mostrato che, in genere, la mamma che pubblica foto e resoconti sente la pressione sociale circa il suo ruolo e ha necessità di sentirsi una ‘buona mamma’, o una mamma perfetta. Per questo motivo cerca l’approvazione da parte degli ‘amici’ del social. «Mentre molte neomamme sono attive su Facebook, questi risultati suggeriscono alcune sembrano essere più attratte dal sito rispetto ad altre e possono utilizzarlo in modi meno sani», spiega Sarah Schoppe-Sullivan, professore di scienze umane presso la Ohio State University. I risultati hanno anche mostrato che le neomamme che pubblicavano di più su Facebook tendevano a riferire sintomi depressivi dopo nove mesi di maternità rispetto alle altre mamme.

Bisogno di approvazione
«Usare Facebook può non essere una piattaforma efficace per le donne che cercano di ottenere la conferma esterna che sono buone mamme», aggiunge Jill Yavorsky, coautore dello studio. Tuttavia, come scoperto dai ricercatori, le neomamme utilizzano quasi universalmente Facebook per condividere notizie circa il loro bambino, e il 98% ha dichiarato di aver caricato foto del loro bambino. Molte di queste mamme hanno ammesso di sentire il peso del proprio ruolo, così come la società pretende. E queste stesse mamme hanno reagito più o meno intensamente ai messaggi di feedback che ottenevano in seguito alla pubblicazione dei post e delle foto. «Si sentivano approvate quando hanno ottenuto un sacco di ‘mi piace’ e commenti, ma erano anche più propense a sentirsi male e deluse quando la reazione non era quella che avevano sperato», conclude Yavorsky.