29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Sessualità

Non riesci a raggiungere l’orgasmo? È una questione anatomica

Ricercatori dimostrano come una piccola differenza anatomica a livello clitorideo possa precludere la possibilità di avere un orgasmo.

Perchè la donna non riesce a raggiungere l'orgasmo
Perchè la donna non riesce a raggiungere l'orgasmo Foto: Shutterstock

FLORIDA - Punto G, orgasmo vaginale o clitorideo. Tanto – troppo – si è detto del piacere sessuale firmato donna. Eppure, nonostante il web sia invaso di teorie – alcune puramente campate in aria – recenti stime affermano che ben il 48 per cento delle donne finge un orgasmo. A questo punto ci sarebbe da chiedersi il perché di un numero così elevato di popolazione femminile è costretta a fingere. La risposta ci viene data da alcuni scienziati americani.

La vita non è un film
Solo nei film si vedono rapporti sessuali pienamente soddisfacenti ma la vita, purtroppo, non è tutta un film. La maggior parte delle donne sembra non riuscire ad avere un orgasmo se la stimolazione non avviene correttamente attraverso la semplice penetrazione. Da cosa dipende questo? Secondo gli scienziati dallo sviluppo fisico di una donna.

Tutto inizia dal grembo materno
Se tu donna hai problemi ad avere un orgasmo, non fartene una colpa: la responsabilità è di ciò che è accaduto nel grembo materno. Durante l’epoca gestazionale, infatti, il clitoride si forma e può farlo in maniera corretta o meno. Se il clitoride si forma troppo in alto, può essere molto difficile – o addirittura impossibile – avere un orgasmo durante la penetrazione. Perché «fare l’amore normalmente non fornisce abbastanza attrito per stimolare il clitoride», spiega la dott.ssa Maureen Whelihan, ginecologa di West Palm Beach, in Florida. «Non è colpa sua. E’ nata in questo modo», continua Whelihan.

E’ una questione di distanza
Secondo i ricercatori il problema risiederebbe nella distanza che intercorre tra il clitoride e la sua apertura urinaria. Se questa è ottimale, la donna sarà facilitata nel raggiungere l’orgasmo. La misura ideale è di circa 2,5 centimetri, dichiara Elisabeth Lloyd, dell’Institute for Research in Sex, Gender and Reproduction presso l’Indiana University-Bloomington. «La correlazione è così importante che se una donna ha una distanza di 3 centimetri, siamo in grado di prevedere in maniera molto affidabile che non riuscirà ad avere l’orgasmo durante il rapporto sessuale. Le donne possono fare questa misurazione da sole o con il proprio partner, per contribuire a spiegare la propria esperienza sessuale», continua Lloyd.

Altri fattori che potrebbero incidere
«Altri fattori, come la dimensione del pene, l’abilità del partner sessuale o l’intensità del desiderio potrebbero avere qualche effetto, ma in realtà è la distanza anatomica che sembra essere predittiva», ha detto Lloyd. Se una donna è fortunata e un’altra meno, sembra essere una questione legata alla quantità di ormoni maschili circolanti durante la vita fetale. «Se lei è esposta a una grande quantità di androgeni, il germoglio del clitoride migra lontano».

E il famigerato Punto G?
Secondo Whelihan, i maggiori esperti del sesso non credono esista nessun punto G. «Secondo la maggior parte degli esperti, se il punto G esiste, allora esiste solo in alcune donne», commenta. Lloyd e Whelihan affermano che le donne particolarmente determinate a raggiungere l’orgasmo dovrebbero concentrarsi sul clitoride anziché sul Punto G. Durante un rapporto sessuale, la posizione migliore per stimolare il clitoride è quella in cui la femmina sta sopra l’uomo.

«Le coppie non dovrebbero concentrarsi su qualcosa che non cambierà mai anatomicamente, dovrebbero invece trovare il modo per consentire un certo tipo di stimolazione clitoridea durante la penetrazione». Lo studio è stato pubblicato sul Clinical Anatomy.