9 maggio 2024
Aggiornato 09:30
il vino d'estate

Da bere lungo mare o in terrazza : i migliori vini rosati del mondo sono questi

Freschi e profumati, poco costosi, ecco i migliori vini rosati del mondo, da abbinare ad ogni piatto estivo, che sia vegetale, di carne o di pesce

LECCE - La ragazza dai capelli rosso fuoco si accinge a lasciare la spiaggia assolata al tramonto, ma non prima di dare spettacolo rinfrescandosi sotto una doccia en plein air. Petali di rosa che si divaricano e poi si aprono profumati di fronte alle gentilezze che ogni uomo dovrebbe riservare ad una serata speciale, di fronte alla piccola quota rosa del vino, quella che a sproposito è considerata diversamente interessante dalla bionda e dalla bruna. «Bianco o rosso? No, stasera rosé,grazie!» Non sembri strano partire dal Salento per parlare di vini freschi e profumati da bere in estate, perché sono proprio la Puglia, seguita a ruota dal limitrofo Abruzzo le due regioni italiane che più delle altre associano il loro punto geografico strategico alla produzione di eccellenti vini rosati.

I VITIGNI -  Da uve Negramaro e Malvasia Nera nel Salento, e dal Montepulciano d'Abruzzo nella regione omonima, vengono ricavati i migliori vini italiani rosati, proprio da vitigni che necessitano di molto calore umano e climatico per maturare, e che poi vengono gentilmente trattati in fase di vinificazione per conservarne la maturità di frutto, l'estrema freschezza e la vivacità di profumi, quel profumo che si vorrebbe conservare nel cassetto dei ricordi ripensando a quella ragazza sulla spiaggia di St.Tropez; o di Gallipoli, non importa.

I PRODUTTORI -  Tra i migliori, a rischio di dimenticarne alcuni, possiamo comunque citare i classici De Castris, Michele Calò, Gianfranco Fino (avec bulles ...) e Severino Garofano, mentre le etichette avranno colori e nomi evocativi come Five Roses, Rosa del Golfo o Girofle. Più incisiva la freschezza acida e la caratterizzazione appenninica nella parte abruzzese, dove dalla denominazione Cerasuolo d'Abruzzo emergono le etichette di Valentini, Pepe e Valle Reale, nella regione che più di ogni altra in Italia ha fatto progressi importanti sia in campo gastronomico che enologico.

I MIGLIORI DEL MONDO - L'Abruzzo, la Puglia, e poi, viaggiando e sorseggiando avidamente l'Europa del vino che conta. Ecco la Provenza, ricordando BB su una spiaggia di St.Trop con le labbra appoggiate ai bordi di un calice di Cote de Provence rosé al tramonto: osé e rosé, ça va sans dire. Cote de Provence, oppure un principesco Chateau Simone, o un raro Bellet; con ancora tutta la parte bassa del Rodano da esplorare, tra calore e bellezza, Bandol in testa : Pibarnon, Pradeaux, Tempier e poi su Tavel, cité du premier rosè de France, a inseguire qualche improbabile ma affascinante Demoiselles d'Avignon, e poi su in Loira, a Sancerre, dove si spende del tempo non inutilmente per concepire minime quantità di un rosato da pinot nero da lacrime, mentre all'opposto, giù  nella regione settentrionale spagnola della Rioja, si produce a base di uve tempranillo, granaccia e viura, quello che è riconosciuto come uno dei più longevi e complessi vini rosati del mondo, il Vina Tondonia Rosè Lopez de Heredia, da cogliere senza pudore alle soglie della maggiore età, tra i sedici e i vent'anni ...