2 ottobre 2025
Aggiornato 10:00
Una città è sotto choc

Pino Daniele era Napoli come Napoli era Pino Daniele

Il 4 giugno del 1994 moriva Massimo Troisi e l'infarto che ha stroncato il musicista partenopeo ha lasciato le stesse sensazioni: inscindibile il legame che univa i due figli di Napoli.

NAPOLI - Una città è sotto choc. Perché Pino Daniele era Napoli come Napoli era Pino Daniele. Il 4 giugno del 1994 moriva Massimo Troisi e l'infarto che ha stroncato il musicista partenopeo ha lasciato le stesse sensazioni: inscindibile il legame che univa i due figli di Napoli. La collaborazione tra Daniele e Troisi era nata con Ricomincio da tre (1981) e proseguita con Le vie del signore sono finite (1987), poi il capolavoro di Quando, scritta con l'amico per Pensavo fosse amore e invece era un calesse (1991). Recentemente, e la Rai ne aveva dedicato un programma, era stato festeggiato il trentennale della carriera raccontando Nero a Metà (1980). Il suo capolavoro, riportato in giro per l'Italia con una tournee assieme agli amici di sempre: Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tony Esposito, James Senese. Una Napoli che ha mescolato i tratti della musica tradizionale assieme al jazz, al blues al rock. Il prossimo 19 marzo avrebbe compiuto sessanta anni. Raccontava la Napoli degli anni 80. L'esordio con Terra mia nel 1977. Meglio di lui nessuno ha saputo descrivere la sua «Napule» con le contraddizioni, le speranze, le sonorità, la tradizione ed il salto nel futuro. Illusioni e disillusioni. Il 19 settembre 1981 in piazza del Plebiscito 200mila persone hanno salutato l'uomo in blues con le sue Je so' pazzo, Je sto vicino a te, Il mare, Putesse essere allero.

E' il neapolitan power di allora che segna un epoca per la musica cittadina. E ancora Yes I know my way, Viento 'e terra. Bella 'mbriana e la collaborazione con jazzisti di calibro internazionale. Montreux, l'Olympia di Parigi, Cuba, l'Arena di Verona. Perché, diceva, Napoli è fusion, è incontro di storie, tradizioni, culture. «Napule è tutto' nu suonno e' a sape tutt o' munno ma nun sanno a verità». Il Neapolitan power sbarca in tutto il mondo e si infittiscono le collaborazioni. Nel '93 un concerto storico a Cava de' Tirreni diventa l'album «E sona mo». Una una tournée con Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori e Ron diventa un cult. Anche Maradona è un suo grande amico ed a lui rende omaggio in «Passi d'autore» (2004). Negli ultimi anni abbandona un po' lo stile che lo aveva contraddistinto agli inizi, diventa più acustico e sperimentale. Iguana caffé, il mio nome è Pino Daniele e vivo qui. Qui a Napoli dove si esibisce negli ultimi grandi concerti. Si prende piazza del Plebiscito assieme a Giorgia, Irene Grandi, Avion Travel, Nino D'Angelo, Gigi D'Alessio. Il saluto a settembre scorso per ricompattare la band di Nero a Metà che conquista l'Arena Flegrea dopo oltre trent'anni di carriera.