28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Regno Unito

Leicester dedica museo a Riccardo III

Riccardo III, non troppo compianto re d'Inghilterra, sarà inumato nella cattedrale di Leicester, dove il suo scheletro è stato ritrovato due anni fa durante i lavori di un parcheggio: nel frattempo la città gli ha dedicato un museo sorto nello stesso parcheggio e dove sarà possibile vedere una replica - realizzata grazie a una stampante 3D - delle reali ossa.

LONDRA - Riccardo III, non troppo compianto re d'Inghilterra, sarà inumato nella cattedrale di Leicester, dove il suo scheletro è stato ritrovato due anni fa durante i lavori di un parcheggio: nel frattempo la città gli ha dedicato un museo sorto nello stesso parcheggio e dove sarà possibile vedere una replica - realizzata grazie a una stampante 3D - delle reali ossa.

Leicester cerca di sfruttare al massimo l'allure macabro di re Riccardo, dopo che di recente l'Alta Corte britannica ha respinto la richiesta dei discendenti dell'ultimo monarca dei Plantageneti che insistevano invece perché la sepoltura avvenisse a York. Per Leicester erano schierati invece gli archeologi che hanno ritrovato lo scheletro: la regina Elisabetta, saggiamente, si è astenuta dall'intervenire sulla spinosa questione.

L'onore d'altronde sarebbe dubbio, dato che Riccardo duca di Gloucester, terzo del nome sul trono d'Inghilterra, viene considerato uno dei peggiori «villains» della Storia d'Oltremanica, complice anche se non soprattutto William Shakespeare.

In realtà l'unico vero (ma decisivo) demerito di Riccardo è di aver avuto la peggio nella battaglia di Bosworth, in cui nel 1485 perse cavallo, regno e - last but not least - la vita, lasciando via libera alla dinastia dei Tudor sotto la quale Shakespeare dipinse dell'"usurpatore" un ritratto assai poco lusinghiero: un tiranno crudele, gobbo (dettaglio peraltro confermato dallo scheletro) e machiavellico, insomma deforme nel fisico e nel morale.

A dire il vero la sua ascesa al potere non fu esattamente al di sopra di ogni critica: dopo la morte del predecessore Edoardo IV in un primo momento accettò l'incoronazione del nipote Edoardo V, ancora minorenne e di cui venne nominato Lord Protettore, rinchiudendolo però - per meglio garantirne la sicurezza, ovviamente - nella Torre di Londra insieme al fratellino; dopo di che spuntò la tesi che il matrimonio da cui erano nati i principi non era da considerarsi legale e dunque Edoardo era un bastardo, reale per carità ma non un erede legittimo.

Il seguito suonerebbe familiare (e logico) ad ogni autocrate medievale o rinascimentale che si rispetti: la città di Londra chiese a Riccardo di prendere la corona, il Lord Protettore accettò graziosamente e dei due principini, sempre custoditi nella Torre, non se ne seppe mai più nulla. Per sua sfortuna però rimanevano in giro la sorella maggiore dei principi, Elisabetta di York, e un pretendente all'estero, Henry Tudor: l'alleanza - e in seguito il matrimonio - fra questi due fattori portò a una ribellione e alla breve guerra conclusasi a Bosworth.

Della fine di Riccardo poco si sapeva: di certo era morto in battaglia, ma del suo corpo si perse ogni traccia. La teoria più accreditata era quella della fossa comune ma una delle fonti assicurava che la salma venne recuperata dai frati francescani della Greyfriars Church della vicina Leicester e sepolto vicino all'altare: e in effetti, il luogo dove è stato ritrovato lo scheletro - oggi un parcheggio, dato che l'edificio religioso è scomparso da tempo - corrisponde alla descrizione.