29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Mostra

A Roma Michelangelo mai visto

In occasione del 450esimo anniversario della morte del maestro, i Musei Capitolini ospitano fino al 14 settembre un'imperdibile mostra con opere esposte per la prima volta

ROMA - In occasione del 450esimo anniversario della morte di Michelangelo, i Musei Capitolini ospitano fino al 14 settembre un'imperdibile mostra dedicata al maestro fiorentino. Un percorso espositivo che ripercorre la vita e l'opera del Buonarroti, nel cuore della città, proprio in quella piazza del Campidoglio che il genio michelangiolesco seppe rendere unica al mondo.

OPERE ESPOSTE PER LA PRIMA VOLTA - Oltre 150 opere, di cui una settantina sue, arrivate da molte tra le più importanti istituzioni culturali italiane e straniere. Una mostra che supera l'oggettiva impossibilità di esporre i capolavori «intrasportabili» realizzati da Michelangelo (gli affreschi della Cappella Sistina, fra tutti) con l'esposizione di opere che per la prima volta potranno essere ammirate le une accanto alle altre. Lavori che potranno essere osservati in molti casi per la prima volta, affiancati e contrapposti in uno straordinario compendio di una produzione artistica inarrivabile, dalla pittura alla scultura, dalla poesia all'architettura. Una sezione della mostra espone anche per la prima volta insieme, nella Sala di San Pietro, i modelli tattili per i due principali capolavori di architettura sacra e civile di Michelangelo, la basilica di S. Pietro e la piazza del Campidoglio con i tre palazzi che la definiscono.

I «CONTRAPPOSTI» - Il filo rosso che guida il percorso è segnato da una serie di «contrapposti» tematici che marcano chiaramente le difficoltà dell'uomo e dell'artista sia nell'esecuzione sia nell'ideazione delle sue opere: il moderno e l'antico, la vita e la morte, la battaglia, la vittoria e la prigionia, la regola e la libertà, l'amore terreno e quello spirituale. La contrapposizione tra bellezza terrena e amore celeste, ad esempio, fu particolarmente avvertita dal Buonarroti, sia sul piano poetico sia su quello esistenziale.