19 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Cinema

Diana, la critica inglese salva solo Naomi Watts

ccoglienza a dir poco glaciale quella riservata dalla critica inglese al film «Diana», la pellicola su Lady D. diretta da Oliver Hirschbiegel ed interpretata da Naomi Watts nei panni della Principessa del Galles

LONDRA - Accoglienza a dir poco glaciale quella riservata dalla critica inglese al film «Diana», la pellicola su Lady D. diretta da Oliver Hirschbiegel ed interpretata da Naomi Watts nei panni della Principessa del Galles. La casa di produzione del film, presentato ieri a Londra, ha detto che l'obiettivo era quello di realizzare un'indagine degli ultimi anni della vita di Diana, ma il lavoro è stato definito «atroce e invasivo».

SI SALVA SOLO LA WATTS - Il «Times» ha condannato il copione, recensito come «imbarazzante», mentre il «Mirror» ha descritto il film come «uno sforzo economico triste». Il «Daily Mail» dà una sola stella, definendo la pellicola «terribilmente noiosa». Addirittura il «Guardian» sostiene che «16 anni dopo quel terribile giorno, nel 1997, Diana ha dovuto affrontare un'altra tragica morte».
Solo l'attrice Naomi Watts si salva in qualche modo dalle critiche con un'interpretazione abbastanza sentita, anche se secondo «Mirror» e «Independent» l'australiana non somiglia molto a Lady Diana.

LO SGUARDO TRISTE - Forse l’unica nota positiva proviene dal Daily Express che lo ha dichiarato come un «must see», un prodotto comunque da vedere. Quello che non ha convinto la stampa è stata la storia e la sceneggiatura in particolare, tanto da essere paragonato il più delle volte al romanticismo da soap opera. Secondo il Telegraph, il film «non offre fatti nuovi riguardanti la vita della principessa e non spiega la sua complessità e le sue contraddizioni», ma soprattutto «manca qualcosa, lo sguardo triste e gli occhi da cerbiatto della principessa».