23 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Festival del Cinema di Cannes

Le 4 regole d'oro del presidente Moretti

Intervista del regista italiano a «Liberation»: Uno: non applaudire, nè prima, nè dopo le proiezioni, perchè sarete osservati e il minimo gesto sarà intepretato. Due: vedere tutti i film, ovvio, dall'inizio alla fine. Tre: fare spesso delle riunioni. Quattro: non andare alle feste dei film in concorso

CANNES - Non applaudire, nè prima, nè dopo le proiezioni, guardare tutti i film, non andare ai party e fare spesso delle riunioni: sono queste le 4 regole d'oro per una giuria perfetta, come ha rivelato Nanni Moretti, in un'intervista a Liberation.

Il regista, che l'anno scorso era sulla Croisette per presentare «Habemus Papam», guida quest'anno la giuria della 65esima edizione del Festival di Cannes e ha riesumato le regole date ai giurati quando era presidente del festival di Venezia nel 2001, lo stesso anno in cui ha ricevuto la Palma d'oro per «La stanza del figlio»: «Quando ho presieduto la giuria di Venezia nel 2001, ho dato delle regole a tutti i membri. Uno: non applaudire, nè prima, nè dopo le proiezioni, perchè sarete osservati e il minimo gesto sarà interpretato. Due: vedere tutti i film, ovvio, dall'inizio alla fine. Tre: fare spesso delle riunioni. Quattro: non andare alle feste dei film in concorso».
Mentre pronunciava il quarto «dogma», all'attore romano è sfuggita una risatina: «Mi sono venuti in mente dei giurati che mi imploravano di andare alla festa di un film indiano molto musicale e danzereccio. Quest'anno, il quarto comandamento, non lo dirò!», ha scherzato Nanni.

Moretti non perdona neanche chi non spegne i cellulari al cinema: «Mi dispiace dire una cosa così banale, ma non comprendo ancora perchè tanti spettatori non riescono a spegnere il loro cellulare per un'ora e mezza. Quando vado al cinema, mi fa impazzire. Solo il rumore, la luminosità di un telefonino nell'oscurità mi disturba profondamente», ha bacchettato il «Nanni nazionale».

Il regista di «Ecce Bombo» ha promesso di essere un presidente della giuria del festival di Cannes «democratico» e «pragmatico»: «In certi film, la dimensione politica è spesso troppo cerebrale, troppo poco sentita. Bisogna restare pragmatici e democratici, nel senso che, per principio, la maggioranza vince. Cercherò di esserlo... Vedremo», ha affermato, senza nascondere uno dei suoi malefici sorrisetti.

«La mia speranza è che tutti i giurati siano felici all'idea di vedere due o tre film al giorno, è importante essere appassionati e curiosi», ha concluso Moretti, secondo il quale ci sono persone che vivono l'esperienza di giurato come una violenza.