La Filarmonica della Scala sul grande schermo
Anteprima in Italia il 26 gennaio e poi in tutto il mondo. Le riprese in alta definizione, realizzate dal regista Pietro Tagliaferri, saranno trasmesse solo in sale attrezzate con la tecnologia 2k per garantire la massima qualità audio e video disponibile sul mercato
MILANO - Il 26 gennaio 2012, in corrispondenza con il suo 30esimo compleanno, la Filarmonica della Scala inaugura con il «Boléro» di Ravel (diretto da Daniel Barenboim) il progetto di diffusione di alcuni concerti in diretta dal Teatro alla Scala nei cinema di tutto il mondo. L'iniziativa è prodotta da Musicom.it e distribuita da Nexo Digital, con il sostegno di Unicredit. Le riprese in alta definizione, realizzate dal regista Pietro Tagliaferri, saranno trasmesse solo in sale attrezzate con la tecnologia 2k per garantire la massima qualità audio e video disponibile sul mercato.
Il progetto verrà proposto prima in 200 sale italiane, poi raggiungerà le 1400 all'estero, distribuite in 40 Paesi. Gli spettatori dei cinema avranno così l'occasione di vivere un concerto alla Scala in contemporanea con gli spettatori in sala. L'esperienza sarà resa ancora più interessante dall'opportunità di osservare da vicino l'orchestra, i passaggi solistici, i gesti e le espressioni del direttore. Ma non è finita qui. Il regista Francesco Micheli guiderà gli spettatori dei cinema dietro le quinte e nei foyer del Teatro alla Scala raccogliendo interviste agli artisti, spiegazioni e commenti.
Le altre date in programma sono quelle del primo aprile, del 7 e del 21 maggio. Il primo aprile spazio al direttore Christoph Eschenbach, che dirigerà un programma classico che include la sinfonia «Jupiter» di Mozart e la «Prima» di Brahms. Il 7 maggio il giovanissimo direttore italiano Andrea Battistoni guiderà la Filarmonica in alcune delle più avvolgenti melodie di Rachmaninov. Infine Fabio Luisi debutterà con la Filarmonica il 21 maggio con un omaggio a Giovanni Gabrieli, con il «Quarto Concerto» per pianoforte di Beethoven, la travolgente «Paganiniana» di Alfredo Casella e le «Feste Romane» di Ottorino Respighi.