19 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Dopo aver prodotto il film che ha raccontato il miracolo Facebook

La Sony si aggiudica i diritti per il film su Steve Jobs

Il colosso giapponese sarebbe a un passo dall'aggiudicarsi i preziosi diritti cinematografici del libro dell'ex giornalista di Time Magazine Walter Isaacson. E il Wall Street Journal scova il padre biologico...

NEW YORK - Dopo aver prodotto il film che ha raccontato il miracolo Facebook (The Social Network), la Sony Pictures ha in programma un film - o «biopic» - basato sulla biografia autorizzata del fondatore della Apple Steve Jobs, morto di cancro il 5 ottobre. Stando al sito d'informazione Deadline, infatti, il colosso giapponese sarebbe a un passo dall'aggiudicarsi i preziosi diritti cinematografici del libro dell'ex giornalista di Time Magazine Walter Isaacson (che sarà intitolato semplicemente Steve Jobs, ed è già disponibile in preordine anche su Amazon Italia).

Sarà la prima pellicola a portare la storia di Jobs sul grande schermo, anche se una mini-serie tv intitolata Pirati della Silicon Valley aveva già immortalato Jobs nel 1999 con l'interprete di Er Noah Wyle nel ruolo di protagonista. L'uscita della biografia di Isaacson è stata anticipata al 24 ottobre dopo la notizia del prematuro decesso del guru della Mela all'età di 56 anni. Il libro si basa su oltre 40 interviste con Jobs che il giornalista ha fatto in oltre due anni, insieme a testimonianze di parenti, amici, avversari e colleghi.

Isaacson, ex managing editor di Time Magazine ed ex chairman della Cnn si era già cimentato nella biografia di personaggi famosi come Henry Kissinger e Albert Einstein. Il progetto cinematografico sarà invece seguito per conto della Sony dal produttore Mark Gordon, noto per successi del calibro di 'Speed' o 'Salvate il Soldato Ryan'. E dopo la morte del boss di Apple si è fatto sentire anche il genitore biologico che ha raccontato, in un'intervista al Wall Street Journal, di aver avuto notizie da parte del figlio due volte: la prima sei settimane prima della sua morte e in precedenza quando stava dando le dimissioni da Ceo. Due brevi risposte con un semplice «grazie».

Abdulfattah Jandali, di origine siriana, è laureato in scienze politiche e lavora attualmente come manager presso il casinò Boomtown a Reno nel Nevada. Steve Jobs fu infatti allevato da Paul e Clara Jobs. Il padre Jandali abbandonò la famiglia e la madre Carole Schieble lo diede subito in adozione. L'esistenza di Abdulfattah Jandali è nota solo dal 2005 quando Steve Jobs si era già ripreso dal cancro al pancreas.