Vasco Rossi torna in clinica e polemizza con il Viminale
La portavoce assicura che si tratta di terapie di routine. Facebook: «Il ministero degli Interni ha ottenuto le chiavi per entrare nei profili»
BOLOGNA - Ritorno in clinica per Vasco Rossi. Da martedì il cantante è nuovamente ricoverato a Villalba, la struttura in cui ha soggiornato quasi un mese a luglio per i postumi di una frattura a una costola. Nulla di preoccupante secondo la portavoce Tania Sachs, che ha parlato di terapie di routine già previste.
Ieri su Facebook Vasco Rossi aveva rassicurato i suoi fan: «E' tutto sotto controllo. Niente di incurabile a differenza dei mali del nostro paese... Sei settimane di terapia molto potente per debellare il batterio killer: ma alla fine sarà lui a morire».
La polemica con il Viminale - E oggi Vasco, sempre sul social network, si è scagliato contro il Ministero degli Interni, che avrebbe ottenuto dai vertici di Facebook le chiavi per entrare nei profili degli utenti anche senza mandato della magistratura. Una violazione della privacy che farà discutere.
Per il cantante 2 mesi di riposo - «Riposo assoluto per almeno 60 giorni e la terapia medica appropriata, salvo eventuali complicazioni».
La prima conseguenza e' scontata: il tour del Blasco e' sospeso fino a quando non si rimetterà in sesto.
«Le condizioni attuali del sig. Vasco Rossi - si legge nel bollettino - non consentono che il paziente svolga alcuna attività fisica per ulteriori due mesi da oggi. Si ritiene questo necessario al fine di non compromettere l'esito delle terapie mediche a cui e' attualmente sottoposto».
Tutto cominciò con la frattura alla costola: da quel momento per Vasco problemi e ricoveri in successione. Dopo il riposo forzato i medici valuteranno eventuali miglioramenti alla salute della leggenda del rock italiano.