28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Nuova polemica per il rocker

Vasco Rossi: Alberoni vittima del luogo comune

Il cantante replica su Facebook al sociologo che sostiene il legame tra rock e droga

MILANO - «Dire che il rock sia naturalmente legato all'uso delle droghe significa generalizzare in modo irresponsabile e superficiale; significa fare di tutta l'erba un fascio. E fare di tutta l'erba un fascio è una metafora adatta a spiegare il metodo di procedimento fascista del pensiero». Lo scrive Vasco Rossi su Facebook per rispondere alle parole provocatorie di Francesco Alberoni. Il sociologo, con un articolo sul Corriere della sera e in un'intervista a Radio Rock, ha sollevato un polverone sostenendo che: «Droga e rock nascono insieme. C'e' un eccitamento nel rock che viene favorito dalle sostanze che consentono di andare al di la' delle proprie prestazioni abituali. Una sfrenatezza che c'è anche nella discoteca, e nei concerti di cantanti come Vasco Rossi».

Il rocker non ci sta e puntualizza sul social network: «Bisogna che Alberoni si prenda almeno la briga di leggersi qualcosa sull'argomento che critica, se proprio vuole fare il tuttologo. Il rock è nato come genere musicale di origine afroamericano, con testi che affrontano tematiche sociali in modo profondo e provocatorio. E' il ritmo delle pulsazioni del cuore e il movimento istintivo dell'atto sessuale. Se tutto questo può essere legato all'uso delle droghe allora significa che la vita, a cominciare dall'aria che si respira fino all'energia vitale, è droga. Francesco Alberoni, da buon sociologo, è rimasto vittima del peggiore luogo comune».