L'autista di Diana non era ubriaco
I campioni di sangue sarebbero stati prelevati da un altro corpo
LONDRA - Henri Paul, il conducente della macchina su cui si schiantarono Diana di Galles e Dodi al Fayed, non sarebbe stato ubriaco al momento dell'incidente mortale: è quanto afferma il giornalista John Morgan in un libro che ripercorre l'inchiesta e di qui il tabloid britannico Tha Daily Express riporta alcuni stralci.
INCHIESTA «MALDESTRA» - Secondo la tesi di Morgan i campioni di sangue utilizzati per accertare i livelli di alcool sarebbero stati prelevati da un secondo cadavere presente nell'obitorio, tanto che avrebbero mostrato la presenza di farmaci che Paul non assumeva, mentre mancavano invece i medicinali di cui faceva regolarmente uso.
Inoltre erano presenti alti livelli di monossido di carbonio, impossibili da spiegare in una persona che le immagini delle telecamere a circuito chiuso dell'albergo mostravano camminare normalmente, ma compatibili con qualcuno che per esempio si fosse suicidato con i gas di scarico di una macchina.
Per Morgan la polizia francese ha condotto l'inchiesta in modo maldestro, favorendo il presunto tentativo britannico di insabbiare le indagini dando la responsabilità dell'accaduto a Paul.
- 16/08/2017 Lady Diana, il ricordo della principessa a 20 anni dalla morte
- 01/10/2013 Lady D. arriva in Italia
- 07/09/2013 Diana, la critica inglese salva solo Naomi Watts
- 31/08/2013 Lady D. fu uccisa dal «soldato N»