20 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Cinema

J.J. Abrams torna alle origini con il suo «Star Trek»

Da venerdì l'undicesimo film della saga. Cammeo del vecchio Spock

«Star Trek» rinasce sul grande schermo con J.J. Abrams. Uscirà venerdì nelle sale l'ennesimo film della celebre saga (dopo sei serie tv e dieci lungometraggi), e «trekker», appassionati di orecchie a punta e maniaci di avventure galattiche sono avvertiti: quest'undicesima puntata è qualcosa di completamente diverso dalle precedenti, il regista torna alle origini della mitica storia creata nel '66 da Gene Roddenberry e il risultato non deluderà.

Il creatore di «Lost», «Alias», «Fringe», regista di «Mission Impossible III» e produttore di «Cloverfield», rivitalizza «Star Trek» ripartendo da zero, dal primo viaggio della U.S.S Enterprise e dai giovanissimi Kirk e Spock che decidono di arruolarsi nella Flotta Stellare. Due ragazzi diversi: il biondo e impulsivo ribelle dello Iowa (Chris Pine), che agisce con l'istinto, e il riflessivo e moro Spock (Zachary Quinto), la ragione pura, il primo Vulcanico con una natura semi-umana. Due personalità diverse in conflitto, il cuore contro la ragione, che alla fine troveranno il modo di convivere e di unire le forze.

Con loro, tutti gli altri componenti dell'Enterprise. Il mitico Capitano Pike (Bruce Greenwood), il medico Leonard McCoy (Karl Urban), l'ingegnere Scotty (Simon Pegg), il giovane russo Chekov (Anton Yelchin), Uhura (Zoe Saldana) e il pilota Sulu (John Cho). Un gruppo eterogeneo che avrà davanti grandi sfide per mantenere la pace nella Galassia. J.J.Abrams inventa anche un nuovo personaggio, il perfido Nero, (irriconoscibile Eric Bana dopo 4 ore di trucco giornaliere), un Romulano con una minacciosa nave spaziale che ha giurato vendetta alla Flotta Stellare. Non mancano i cammei di Winona Ryder, madre di Spock, e il mitico Leonard Nimoy della serie originale. Il «vecchio» Spock, insieme ad altri piccoli richiami (come la donna verde e l'equipaggio con la camicia rossa), sono elementi che rafforzano il legame con la saga.

Effetti speciali grandiosi, azione, inseguimenti, voli nello spazio, ma anche risate e attenzione ai caratteri dei singoli personaggi. Da oltre 40 anni «Star Trek» è diventato un vero fenomeno di culto con centinaia di fan in tutto il mondo, ma J.J.Abrams ha giurato di non essere mai stato tra questi e di aver voluto fare un film per tutti, Star Trek-maniaci e non solo. «Il mio obiettivo era questo - aveva dichiarato lo scorso anno quando aveva presentato alcune sequenze in anteprima a Roma - ovviamente voglio che i fan della serie lo vadano a vedere, ma mi piacerebbe creare anche una nuova generazione di appassionati».