20 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Cinema

J.J. Abrams ritorna a esplorare l'Universo a bordo della U.S.S. Enterprise

Stavolta, con «Into Darkness - Star Trek», dal 12 giugno nelle sale distribuito da Universal Pictures, continua su questa scia e sperimenta per la prima volta su Spock e i suoi compagni di viaggio anche il 3D, potenziando le battaglie nello spazio, il lato visivo e le scene d'azione, soprattutto nella seconda parte della storia

ROMA - J.J. Abrams ritorna a esplorare l'Universo a bordo della U.S.S. Enterprise quattro anni dopo il suo primo «Star Trek», apprezzato e innovativo reboot che mescolava umorismo e tratti caratteristici del famoso telefilm anni '60 con la tecnologia e il ritmo del XXI secolo. Stavolta, con «Into Darkness - Star Trek», dal 12 giugno nelle sale distribuito da Universal Pictures, continua su questa scia e sperimenta per la prima volta su Spock e i suoi compagni di viaggio anche il 3D, potenziando le battaglie nello spazio, il lato visivo e le scene d'azione, soprattutto nella seconda parte della storia.

Tornano i personaggi e gli interpreti del 2009, dal Capitano Kirk-Chris Pine al vulcaniano Zachary Quinto con le orecchie a punta, a Zoe Saldana-Uhura, a Bones, Scotty, Sulu e Chekov, e a loro si aggiungono la bella Carol e soprattutto un nemico potentissimo e misterioso, interpretato dall'attore inglese di «Sherlock Holmes» Benedict Cumberbatch. La Flotta Stellare subisce un duro colpo al suo interno e il mondo è minacciato da un terrorista che sembra inarrestabile. Kirk, con la sua navicella, parte per una pericolosa missione che ha l'obiettivo di sconfiggerlo, ma nel viaggio scopre che il nemico, in realtà, si trova anche a bordo. Dal pianeta Klingon, alla Terra del XXIII secolo, il gruppo fa un viaggio nell'oscurità per capire da che parte sta il bene e da quale parte il male, mettendo in dubbio onestà, amicizia, amore e fiducia, fino al sacrificio del Capitano, pronto a tutto per salvare la sua famiglia, l'Enterprise.

Umorismo, combattimenti e fantascienza, caratteristiche del primo film diretto dal creatore di «Lost», qui cadono in secondo piano. La storia e l'avventura intergalattica sono poca cosa, Abrams ha forse voluto esplorare di più il lato umano dei suoi personaggi, il rapporto tra Kirk e Spock, tanto diversi quanto uniti, e soprattutto la lealtà tra i membri dell'equipaggio messi a dura prova. «Il nostro obiettivo era conservare la commedia, l'umanità e l'esuberanza dei personaggi nonostante si avventurino in un territorio più oscuro e complesso» ha spiegato. Impeccabile il villain Cumberbatch, che apre già a un possibile sequel, ma questa operazione di rinnovamento di una saga storica, magia per gli occhi ma ancor più lontana dall'originale rispetto al primo capitolo, metterà d'accordo anche i maniaci «trekker» e gli appassionati?