25 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Giovedì 18 dicembre al cinema Lumière di Bologna

Una serata omaggio per Liliana Cavani

Con la partecipazione della stessa regista. Presentazione di un libro monografico dedicato all'autrice emiliana e due proiezioni di sue opere

Un omaggio ad una delle registe più significative del cinema italiano, con la presenza della stessa autrice, per presentare il volume monografico «Liliana Cavani», edito da Regione Emilia-Romagna e Edizioni Falsopiano nella collana «Una Regione piena di Cinema».

E’ il cuore della serata, aperta a tutti sino ad esaurimento posti, organizzata da Regione e Cineteca di Bologna, che verrà ospitata giovedì 18 dicembre nella sala Mastroianni del cinema Lumière in via Azzo Gardino 65. Un omaggio che comincerà alle ore 17 con la proiezione del film «Francesco d’Assisi» (Italia, 1966), in cui la regista carpigiana diresse Lou Castel e Giancarlo Sbragia, per concludersi alle 21 con «Francesco» (Italia/Germania 1988), per il quale la Cavani scelse Mickey Rourke e Helena Bonham Carter. Al centro della serata, alle ore 19.15, la presentazione del volume dedicato alla regista, cui parteciperanno, oltre la protagonista, l’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna Alberto Ronchi e di Bologna Angelo Guglielmi, il direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli e il critico Giacomo Manzoli. Alla presentazione seguirà un rinfresco, a cura degli allievo della Scuola alberghiera e di ristorazione di Serramazzoni (modena). Liliana Cavani sarà inoltre, in mattinata, ospite del Dams, dove terrà una lezione agli studenti in via Barberia 4.

Il volume su Liliana Cavani
Sesto titolo della collana «Una Regione piena di cinema» dedicata ai grandi cineasti emiliano-romagnoli, il volume si apre con una lunga intervista alla regista carpigiana che ripercorre l’intera sua carriera cinematografica e televisiva, dai primi documentari prodotti per la Rai, proseguendo per il suo esordio con «Francesco d’Assisi», sino ai recentissimi film per la tv, «De Gasperi» e «Einstein».
Due saggi, Francesca Brignoli e Caterina Gasparini le autrici, approfondiscono la produzione iniziale di Liliana Cavani: il primo mette a confronto i due film dedicati alla figura di San Francesco attraverso una dettagliata analisi delle fonti e degli studi compiuti dalla regista e della messa in scena. Il secondo ripercorre la genesi del controverso, Galileo, portando alla luce materiali inediti custoditi presso l’Archivio Fondo Cavani di Carpi, città natale della regista.
Le regie degli anni ‘70 e ‘80 sono analizzate nei testi dei due giovani critici vincitori del concorso che saranno proclamati il 4 ottobre e dei quali non possiamo ancora svelare i nomi.
La ricca e complessa attività di regista lirica della Cavani rivive nella densa intervista che le fa Silvia Camerini.
Nella seconda parte del libro, una testimonianza di Angelo Guglielmi, che aveva seguito la produzione del primo «Francesco» come dirigente Rai, rivela interessanti aspetti di quell’importante esperienza.
La monografia propone anche due inediti di Cavani, gentilmente concessi dalla regista. Si tratta di Appunti sulla crisi del piano-sequenza, intervento all’Università Bocconi del 1991, e La necessità di una presenza cattolica nel cinema italiano, intervento tenuto all’Ente dello Spettacolo nel settembre 1994.
Non inedito, ma ancora ricco di suggestioni il saggio di Giorgio Sassanelli e Giuseppe Vetrone, entrambi psicoanalisti freudiani, che analizza «Al di là del bene e del male», pubblicato da «Belfagor» nel 1977 e riproposto nel volume. Filmografia e bibliografia completano la pubblicazione. La bibliografia è la più esaustiva mai pubblicata in Italia ed è redatta da Gaetana Marrone, docente di Letteratura italiana a Princeton e grande conoscitrice dell’opera della Cavani. Un ricco apparato iconografico spesso inedito, messo a disposizione dalla regista, e la traduzione in inglese delle interviste arricchiscono il volume.
Il volume è a cura di Giacomo Martini, Piera Raimondi e Davide Zanza.