28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
La Sardegna sbarca per il secondo anno consecutivo a New York

Una vetrina per la Sardegna al New York Film Festival

Dal 22 al 28 settembre: cinema, musica, fotografia, enogastronomia

La Sardegna sbarca per il secondo anno consecutivo a New York. E lo fa con un ciclo di eventi importanti che avrà come palcoscenico la Grande Mela, in una settimana, dal 22 al 28 settembre, divisa fra cinema, musica, fotografia, enogastronomia. Se nel 2007 la Regione era stata sponsor del New York Film Festival, quest'anno la presenza dell'Isola in terra americana è inserita in un quadro di appuntamenti molto più articolato.

«Sardegna a New York - Sardegna, quasi un continente», questo il titolo dell'iniziativa, che riprende la frase con cui lo scrittore Marcello Serra titolò la sua opera più famosa, trovando una mirabile sintesi per descrivere la bellezza e l'unicità dell'Isola. E non a caso il brand della Regione Sardegna a New York risalta con quelle stesse parole: «Sardinia, almost a continent».

L'iniziativa rientra in una serie di azioni pianificata dall'Assessorato regionale del Turismo, finalizzata alla promozione e al posizionamento della Sardegna sul mercato statunitense come «destinazione di eccellenza» nell'area dei paesi del Mediterraneo. Un progetto partito nel 2007 con la sponsorizzazione del New York Film Festival, proseguito la scorsa primavera a Cagliari con la prima parte dell'Italy Symposium (32 fra tour operator e giornalisti USA delle più importanti agenzie e testate hanno visitato l'Isola), e che troverà il suo compimento in questa settimana newyorchese di eventi e nella fase conclusiva dell'Italy Symposium, quando in autunno 300 operatori turistici americani arriveranno in Sardegna per l'incontro italiano annuale del settore.

LA SARDEGNA AL NEW YORK FILM FESTIVAL CON LA PROIEZIONE DI «SONETAULA«
Per il secondo anno consecutivo l'Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna è co-main sponsor del prestigioso New York Film Festival, in programma al Lincoln Center dal 26
settembre al 12 ottobre. I colori e il brand dell'Isola saranno ancora una volta in evidenza in tutti gli strumenti di comunicazione del NYFF, un evento che ha 46 anni di storia e che costituisce un appuntamento primario per l'industria dello spettacolo e per i media internazionali.

La Sardegna sarà al centro di una serie di appuntamenti importanti del New York Film Festival.
Martedì 23 sarà proiettato fuori concorso l'ultimo film di Salvatore Mereu, «Sonetàula», alla presenza del regista: la storia di un servo-pastore fra paura e solitudine della latitanza, tratta dal romanzo di Giuseppe Fiori, che ha raccolto successo di critica e pubblico anche all'ultimo Festival del cinema di Berlino, dove il film è stato presentato. Il 27 al Walter Reade Theater - Lincoln Center si terrà un convegno promosso dalla Regione Sardegna su «Cinema e Turismo». L'obiettivo è anche quello di far conoscere la Sardegna non solo come «tourism destination» ma anche come «movie destination». L'Isola viene sempre più spesso scelta da registi e produttori come location ideale per girare film, fiction televisive, spot pubblicitari di importanti aziende italiane ed estere. Con l'unicità delle sue bellezze e del suo paesaggio
costituisce un grande set cinematografico all'aperto utilizzabile per tutto l'anno e i suoi scenari possono attirare, come è già accaduto alcune volte in passato, gli addetti ai lavori dell'industria cinematografica americana.

«SONOS 'E MEMORIA» AL TOWN HALL
Il 24 settembre un appuntamento importante: al Town Hall verrà presentato «Sonos 'e Memoria», il film di montaggio di Gianfranco Cabiddu, e con la direzione musicale di Paolo Fresu, che ripropone rare immagini storiche delle tradizioni della Sardegna, dal lavoro casalingo delle donne in paese al lavoro nei campi, al lavoro collettivo nelle miniere, nel mare fino ad un finale di festa con corse di cavalli e balli. La colonna sonora del film, composta appositamente, utilizza frammenti di forme musicali sarde rielaborate all'insegna della modernità e verrà eseguita dal vivo da un eccezionale ensemble di musicisti, da Mauro Palmas ad Elena Ledda, da Antonello Salis a Luigi Lai, allo stesso Fresu. «Sonos ‘e memoria» riassume, e può far scoprire al pubblico americano, il senso della cultura sarda, una cultura che non ha mai affidato le sue tradizioni alla parola scritta, e che proprio attraverso le emozioni regalate dalle immagini e dalla musica trova una sua sintesi ideale. Parteciperà all'evento il regista Gianfranco Cabiddu.

ARTI E MESTIERI ALLA COLUMBIA UNIVERSITY
Altro appuntamento di prestigio. All'Italian Academy della Columbia University si inaugurerà il 25 settembre la mostra fotografica di Daniela Zedda «Mastros» sulla cultura materiale, tradizioni, arti e mestieri: immagini scattate soprattutto nelle zone dell'interno, nel Nuorese e nelle Barbagie. Un'occasione per far scoprire e conoscere al pubblico americano, attraverso l'obiettivo raffinato della Zedda, un'altra parte della storia e dei «saperi» della Sardegna.
L'antropologa dell'Università degli Studi di Cagliari Gabriella Da Re terrà una lezione su artigianato, cultura e tradizione.

LA SARDEGNA AL CONDÉ NAST BUILDING
Nel palazzo di «Condé Nast Publications», una delle più importanti case editrici internazionali, nel cuore di New York, a Times Square, grandi manifesti pubblicizzeranno gli eventi sulla Sardegna. E le immagini dell'isola saranno diffuse attraverso video, brochure e fotografie, appositamente distribuite. Prestigiose testate hanno confermato l'appeal di cui l'Isola gode nel mercato Usa. Proprio «Condé Nast» ha collocato nel 2007 la Sardegna fra le prime tre isole europee preferite assieme a Capri, Mikonos e Cicladi.
La rivista «National Geographic Traveler» ha certificato con una speciale classifica pubblicata sul numero novembre-dicembre 2007 che la Sardegna è l'isola italiana più incontaminata.

L'Isola si piazza al 31esimo posto nell'elenco generale che comprende le 111 isole più affascinanti del Pianeta staccando notevolmente le altre isole italiane. Il monitoraggio effettuato in collaborazione con la George Washington University ha coinvolto 522 esperti in tutto il mondo che hanno puntato la lente su tradizioni, cultura, paesaggio e ambiente delle isole selezionate. Ancora, nell'agosto 2007 «The New York Times» aveva pubblicato due entusiastici approfondimenti su Cagliari e sul turismo rurale nell'Isola.

ITALY SYMPOSIUM A CAGLIARI IN AUTUNNO
Trecento operatori turistici americani approderanno in ottobre in Sardegna per l'incontro italiano annuale del settore. La visita dei tour operator (anticipata da una prima visita di 32 operatori e giornalisti statunitensi dal 28 aprile al 4 maggio scorsi) consentirà una promozione straordinaria dell'Isola negli Usa e di inserire informazioni e immagini nei più importanti cataloghi turistici e nei giornali specializzati. Il turismo dal Nord America ha assunto negli ultimi anni sempre maggiore importanza riguardo ai flussi verso l'Italia. E la Sardegna resta una meta privilegiata dai turisti provenienti dagli Stati Uniti, particolarmente sensibili ad alcuni elementi storici come il patrimonio paesaggistico e culturale e altri contingenti come la sicurezza.

Negli USA cresce sempre più la richiesta di prodotti turistici sofisticati e di pacchetti integrati che privilegiano il mix fra mare, cultura ed enogastronomia, quindi non solo località costiere ma anche luoghi incontaminati, storia, cultura, tradizioni. Gli Stati Uniti hanno un mercato potenziale di 300 milioni di utenti. I tour operator in visita in Sardegna si occupano di gestire le più importanti agenzie di viaggio che ogni anno portano in Italia più di 500mila turisti. La permanenza media dell'americano in Italia è di 15 giorni per un totale di presenze pari a 7milioni e 500 mila.

GLI OBIETTIVI
Con il ciclo di eventi «Sardegna a New York - Sardegna, quasi un continente» l'Assessorato regionale del Turismo intende trasmettere ad un pubblico colto e di influenza come quello americano l'unicità e la multiformità della destinazione Sardegna e promuovere presso gli opinionmaker (i media internazionali, gli operatori turistici) l'immagine dell'Isola come giacimentoculturale e ambientale di grande pregio. L'obiettivo è quello di proporre al mercato americano la Sardegna come meta turistica di elezione, riposizionando la sua destinazione: non solo «mare e mondanità» ma anche e soprattutto «cultura, natura, tradizioni».