Porta Susa pronta a rinascere con un albergo e non solo: passa la delibera in Giunta
La delibera per essere operativa dovrà ottenere l’avallo della Sala Rossa e costituisce il primo tassello di una trasformazione importante dell’intera area di Porta Susa
TORINO - Ora manca solo l’ok della Sala Rossa e l’area Nord della vecchia stazione Porta Susa potrà tornare a vivere dopo anni di abbandono, esclusi i mesi in cui è stato allestito il Mercato Metropolitano. Per il momento è passata la delibera proposta dagli assessori Guido Montanari e Sergio Rolando che regola i diritti edificatori e individua i reciproci impegni di Sistemi Urbani e RFI con la Città per l’attuazione degli interventi, alcuni dei quali già realizzati, come il collegamento tra corso Matteotti e via Cavalli e l’utilizzo a parcheggio di una porzione di cinquemila metri quadrati di un manufatto sotterraneo.
ALBERGO E SERVIZI - Alcuni lavori come detto sono già stati realizzati, altri sono in attesa di poter iniziare, seppur dopo un doveroso iter. Come nel caso della realizzazione di un albergo e il restauro del fabbricato storico da destinare a servizi. Il Comune, in attuazione del Regolatore vigente, aveva già avviato il processo di trasformazione della Spina Centrale su una superficie territoriale complessiva pari a 178mila 951 metri quadrati, 114mila 644 metri dei quali di proprietà di Sistemi Urbani/RFI e 65mila 307 metri della Città, individuando quattro unità minime di intervento, la cui attuazione è prevista attraverso piani esecutivi di iniziativa pubblica o privata o permesso di costruire convenzionato.
CONSIGLIO COMUNALE - Ora la delibera dovrà passare al vaglio e al voto del Consiglio comunale prima di diventare operativa.
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