20 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Trasporti

Macchinette non funzionanti, code, rebus biglietti e app funzionante a metà: periodo difficile per Gtt

Code, lamentele e applicazione utilizzabile da tutti tranne da chi ha un dispositivo Apple. La nuova gestione non sembra piacere particolarmente ai torinesi

TORINO - A qualche mese dalla graduale introduzione non si fermano le polemiche dei clienti Gtt per la nuova tariffazione e i nuovi biglietti. Ma non solo: pochi giorni fa è stata presentata l'applicazione «To Move», molto utile per acquistare tagliandi di viaggio e per altre funzioni. Problema: non funziona con gli smartphone Apple, mica cosa da poco. Ma andiamo per gradi.

Primo punto: le code alle macchinette sono aumentate in una maniera preoccupante. Basti vedere in stazione a Porta Susa quando arrivano i treni a lunga percorrenza. «Un altro effetto delle geniali manovre tariffarie del Comune di Torino: ogni volta che a Porta Susa arriva un treno a lunga percorrenza si crea subito una lunghissima coda alle macchinette della metro (anzi, all'unica macchinetta funzionante)», scrive l'ex collega in Sala Rossa di Chiara Appendino, Vittorio Bertola, «infatti, prima almeno i torinesi avevano facilmente già in tasca un carnet, mentre adesso, oltre ai turisti appena arrivati, anche i torinesi devono mettersi in fila e comprarsi un biglietto singolo ogni volta. Se poi arriva qualcuno che non ha gli spiccioli e deve pagare con carta, ancora peggio: due volte su tre la procedura si pianta e bisogna ricominciare da capo, e la fila si allunga». Post condiviso sui social network seguito da decine di commenti di clienti spazientiti e d'accordo con l'ex candidato sindaco del Movimento 5 Stelle (sconfitto da Piero Fassino).

Il problema delle macchinette in realtà non è nuovo. Spesso, in particolare nei fine settimana, ci sono lunghe code e in più la domenica finiscono spesso i biglietti, cosa che più volta ha causato l'apertura dei tornelli per evitare che i passeggeri subissero ancora più disagi.

Ma perché si creano queste code? Intanto una risposta la dà lo stesso Bertola: «L'altra macchinetta non funzionava perché aveva finito la disponibilità di biglietti chip-on-paper: sospetto che la quantità di carta usata per biglietti singoli e subito gettata via sia mostruosamente aumentata». L'altra risposta c'entra con i nuovi biglietti e soprattutto con la mancanza di un carnet di 10-15 biglietti, cosa che costringe molti a dover sempre acquistare un biglietto nuovo. Su questo il consigliere del Movimento 5 Stelle Damiano Carretto ha provato a trovare una soluzione: «Se uno aveva il carnet vuol dire che è una cosa abituale. Cosa vieta di comprare il carnet Daily o più corse singole? Non è che ogni volta che arrivi devi prendere un biglietto singolo e invece prima prendevi il carnet». Inoltre, ha aggiunto, che il carnet provocava perdite per Gtt.

Premesse fatte, la speranza di molti è che torni il carnet, questo non obbligherebbe sempre ad acquistare un biglietto presso le macchinette. Sulla Bip card si può caricare solo una tipologia di biglietto e, se uno fa più di una corsa al giorno converrebbe avere il Multi Daily, se se ne fa una sola converrebbe il biglietto singolo. Insomma, la nuova gestione di biglietti, app e trasporti pare non piacere ai torinesi e tocca all'amministrazione risolvere i problemi. Primo tra tutti quello delle macchinette guaste e a seguire il rebus "carnet o non carnet" e infine, cosa però molto importante, rendere l'applicazione utilizzabile da tutti i cellulari. «In tutto questo», conclude Bertola, «almeno far funzionare bene i pagamenti con carta è così difficile? Vabbè che l'amministrazione ha annunciato l'app solo per Android 'perché Apple non lo permette' quando a Milano si paga la metro con l'iPhone da mesi, evidentemente chi gestisce l'informatica comunale a Torino è fermo a Windows 95». Di strada ce n'è ancora tanta insomma.