Genova, rivolta contro i funerali di Stato: anche la famiglia piemontese dice «no»
Rivolta delle famiglie degli scomparsi: «Lo Stato ha causato questo, non si devono permettere di farsi vedere». «Non vogliamo funerale farsa». Domani a Pinerolo l’ultimo saluto a quattro vittime
PINEROLO - Si svolgeranno domani, sabato 18 agosto, i funerali della famiglia piemontese che ha perso la vita nel disastro del ponte di Genova. L’ultimo saluto ad Andrea Vittone, Claudia Possetti, Manuele e Camilla Bellasio, si terrà nella cattedrale di San Donato di Pinerolo, alle ore 15:00. Nessun funerale di Stato, come chiesto appunto dalle istituzioni. Troppo forte lo smacco e la vergogna di quanto accaduto: i parenti, che hanno fatto sapere di sentirsi presi in giro e di vergognarsi di essere italiani, hanno deciso di rifiutare così i funerali di stato privilegiando la forma privata.
NO AI FUNERALI DI STATO - Una decisione che sembra essere condivisa dalla gran parte dei parenti delle vittime del crollo del Ponte Morandi. In tanti vogliono riportare i propri cari a casa, senza che i funerali si svolgano alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di altri politici. «Lo Stato ha causato questo, non si devono permettere di farsi vedere» è il monito lanciato dalla mamma di Gerardo Esposito, una delle vittime. Il papà di Giovanni Battiloro è fermo e risoluto: «Mio figlio non diventerà un numero nell’elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane. Non vogliamo un funerale farsa, da oggi inizia la nostra guerra per la giustizia e la verità: non deve accadere più». Pare che fin’ora solo 17 famiglie abbiano accettato i funerali di Stato, che si svolgeranno a Genova e verranno celebrati dal cardinale Bagnasco.
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