28 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Mense scolastiche

Mense scolastiche, a Torino si mangia con 3,99 euro: «Appendino sceglie il ribasso» 

Non poche le perplessità all'indomani della lettura dei vincitori della gara per la gestione del servizio di ristorazione dal 2018 al 2021

TORINO - Si torna a parlare di mense scolastiche in seguito al risultato del bando di gara per la gestione del servizio di ristorazione 2018 - 2021. Non poche le sorprese. Innazitutto la 'messa alla porta' di CAMST, che ha gestito il servizio con continuità dal 1995 e che ora medita, insieme ai suoi legali, se procedere o meno con un ricorso. «Prendiamo atto con dispiacere della decisione del Comune di Torino in merito alla aggiudicazione definitiva dell'appalto per la gestione della refezione delle scuole» fanno sapere dall'azienda. «Questa scelta rinnova le nostre perplessità sulla formulazione del bando di gara, già manifestate anche a livello associativo, nella misura in cui premia l'offerta al massimo ribasso, confermando un orientamento sempre più diffuso in cui a vincere è il prezzo e non la qualità delle offerte» ha dichiarato Antonio Giovanetti, direttore generale di CAMST.

MENSE - Fatta fuori CAMST, fa un balzo in avanti Eutouris New che si aggiudica con il prezzo di circa 4 euro a pasto, il servizio nelle Circoscrizione I, II, IV, V e VII. Eutouris New spartirà il servizio in Circoscrizione VIII con l'azienda All Foud. Ancor più competitivo il prezzo proposto dall'azienda Ristoart srl che, con 3,99 euro a pasto, si è aggiudicata i lotti 2 e 5, vale a dire le Circoscrizione III e VI.

POLEMICHE - Non poche le perplessità all'indomani della lettura dei vincitori. «Mi auguro che lunedì prossimo i consiglieri del M5S non inventino un’altra scusa per impedire alla Sindaca Appendino di spiegare ai torinesi cosa mangeranno i nostri bambini da settembre con 3,90 euro a pasto» ha affermato il vicepresidente in Consiglio Comunale Enzo Lavolta (PD), «Una gara che avrebbe dovuto privilegiare offerte di qualità si é ridotta a una mera competizione tra chi offre meno. Temiamo che il fenomeno del "panino da casa" completamente ignorato dall’amministrazione Appendino, continui a crescere più di quanto sia accaduto nell’ultimo anno». Allo stesso modo Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati in Consiglio Comunale: «Mi preoccupa la qualità dei pasti, che potrebbe essere bassa, e il futuro delle lavoratrici, che è nebuloso e incerto. Con 3,99 euro in molti bar della città non si compra neanche un toast: eppure è questa la cifra per la quale la Città di Torino ha assegnato due lotti su sei del bando mense a Torino. Gli altri quattro lotti sono stati aggiudicati a cifre di pochissimo superiori: intorno ai 4 euro. Mi chiedo quali pasti si possano preparare e servire nelle nostre scuole per quella cifra. Considerando primo, secondo, contorno e frutta, fa meno di un euro a portata».