24 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Torino Jazz Festival 2018

Il Torino Jazz Festival chiude in bellezza: oltre 22mila spettattori, tutti i concerti sold out

Venduti tutti i biglietti dei concerti a pagamento a partire dall’inaugurazione del 23 aprile con ‘I Radian’ ospiti al Museo Nazionale del Cinema

TORINO - Tutto esaurito per la sesta edizione del Torino Jazz Festival che si è chiusa lunedì 30 aprile alle OGR con il triplo concerto di Magic Malik, Riccardo Ruggieri con Gary Bartz e Fred Hersch. Oltre 22mila persone hanno assistito agli appuntamenti in agenda previsti dalla manifestazione. «Il successo di pubblico del Torino Jazz Festival 2018 premia la scelta di aver selezionato artisti trasversali capaci di interpretare il jazz in tutte le sue forme, privilegiando le contaminazioni» ha spiegato Francesca Leon, assessore alla Cultura della Città. «È stato un Festival in cui hanno trovato spazio tutti, dai musicisti che hanno superato i confini del jazz, al pubblico sempre più diversificato che ha apprezzato la varietà musicale sia nei concerti principali, sia nei club. Il tutto esaurito e l’entusiasmo registrati in ogni sede evidenziano che è stata percorsa la strada giusta. Ringrazio i torinesi e tutti coloro che hanno partecipato a questa kermesse decretandone l’ottima riuscita e non nascondo la felicità che provo per il calore di un pubblico entusiasta, curioso, competente e attento».

JAZZ FESTIVAL - Tantissimi i partecipanti all’Anteprima TJF del 21 e 22 aprile, che hanno seguito le esibizioni della marching band Bandakadabra - accompagnata dalle danze scatenate dei ballerini delle associazioni Lindy Bros e Dusty Jazz - nei mercati principali e nel centro storico della città. Venduti tutti i biglietti dei concerti a pagamento a partire dall’inaugurazione del 23 aprile con ‘I Radian’ ospiti al Museo Nazionale del Cinema. «Un programma ‘differente’ e in dialogo con il territorio: una scommessa vinta insieme a un pubblico straordinariamente curioso e creativo, proprio come il jazz» ha dichiarato Giorgio Li Calzi, il direttore del TJF. «Grazie a tutti i sold out, abbiamo capito che si può fare un Festival Jazz completamente diverso da qualsiasi altro, bilanciando il programma con varietà e creatività, accompagnandolo con molte produzioni originali. Un modo innovativo di intendere il jazz, che resta per me sinonimo di libertà, di dialogo tra le culture e di linguaggio. Il successo di questa edizione è anche merito di un gruppo di lavoro eccezionalmente coeso che ha discusso e affrontato ogni minimo dettaglio per dare il massimo agli spettatori. Lavoreremo da subito per programmare nuovi progetti del TJF in sinergia con altri festival». 

SUCCESSO - L'atmosfera positiva del Festival ha esaltato i maestri del jazz internazionale come Archie Shepp, Terje Rypdal, Carla Bley e Gary Bartz che hanno regalato al pubblico performance indimenticabili. Parallelamente il TJF ha dato modo alle persone di conoscere e apprezzare numerosi giovani talenti che si candidano a raccogliere l'eredità dei grandi.Altrettanto seguiti, al Circolo dei Lettori, i Jazz Meeting accompagnati da concerti, occasioni di incontro per le eccellenze del jazz piemontese con l’obiettivo di sviluppare i rapporti tra le realtà che lo promuovono a livello nazionale e internazionale. Affollatissime anche le sale di Laboratori di Barriera e del Jazz Club che hanno ospitato i balli lindy hop, la danza swing più scatenata e trendy del momento.