18 aprile 2024
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Eventi a Torino, ecco cosa fare il 10 e l'11 marzo

Dalla musica, alle acrobazie, al teatro, ai mercatini fino ad arrivare alla cultura, ecco tutto quello che vi aspetta in città ed una piccola guida per non perdere gli eventi più belli

TORINO – Musical, concerti, acrobazie, cultura, mercatini. E' un fine settimana davvero ricco quello che vi attende in città. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire il meglio

Musical
Torna a Torino, al Pala Alpitour, sabato 10 e domenica 11 marzo 2018, «Romeo e Giulietta». Ama e cambia il mondo, il musical prodotto da David Zard con la regia di Giuliano Peparini, le musiche di Gerard Presgurvic ed i testi in italiano di Vincenzo Incenzo. Dal suo debutto il 2 e 3 ottobre 2013 all’arena di Verona, il miusical è stato in tour in tutta Italia fino al febbraio 2016 toccando 20 diverse città d’Italia per complessive 31 tappe e 332 rappresentazioni, di cui 31 matinées per le scuole, totalizzando oltre 850.000 spettatori. Nel febbraio 2015, ha varcato per la prima volta la frontiera italiana per 13 rappresentazioni al Zorlu Center di Istanbul (Turchia), dove ha conquistato ad ogni performance standing ovation e applausi a scena aperta e totalizzando oltre 18 mila spettatori. Lo spettacolo è poi ritornato una seconda volta, nel novembre dello stesso anno al Zorlu Center di Istanbul, dove ha definitivamente sancito il suo successo in Turchia con altre 8 rappresentazioni. 45 artisti sul palco, oltre 30 tra ballerini e acrobati che indosseranno più di 300 costumi disegnati da Frédéric Olivier; 55 persone di produzione tra cui 35 solo di equipe tecnica per gestire il colossale allestimento scenico di circa 550 mq tra palco e aree tecniche e di backstage. Nel 2018 è ripartito un nuovo tour italiano nei più bei teatri italiani approdando, a marzo, al Pala Alpitour, dove era stato rappresentato nel 2014 e nel 2015 con enorme successo di pubblico.

Nek, Max e Renga a Torino
Venerdì 9 marzo è uscito Max Nek Renga «Il disco», l’album di Max Pezzali, Nek e Francesco Renga che racchiude tutte le più grandi hit dei repertori dei tre artisti, reinterpretate a tre voci, e facendo anche rivivere le emozioni del tour che sta girando tutta Italia. Max, Nek e Renga sono impegnati in un instore tour nelle principali città italiane per incontrare il pubblico e presentare questo nuovo progetto discografico. Tra le città toccate dall'instore tour dei tre artisti anche Torino, dove fa tappa domenica 11 marzo al Mediaworld Lingotto. Max Nek Renga, «Il disco» - che esce in versione digitale, doppio cd e quadruplo lp - contiene i successi che Max Pezzali, Nek e Francesco Renga stanno presentando sul palco durante questo tour che sta facendo cantare il pubblico da nord a sud e che culminerà il 28 aprile in un evento unico all’Arena di Verona. 

Musica live da Berlino
Sabato 10 Marzo, al Blah Blah di via Po, dalle 22, arriva in Italia per la prima volta il progetto «KUF», trio berlinese che mescola elettronica, new jazz, impro e samples vocali fantastici. Fresco fresco di nuova pubblicazione per Macro Recordings, la band presenterà live il nuovo album Universe.

Rap
A Spazio 211, sabato 10 marzo, dalle 21.30 il live di «En?gma». Mc/rapper olbiese classe 1988, amante del cinema, affonda le sue radici musicali in diversi generi dai Prodigy ai Daft Punk, al metal-crossover, avvicinandosi successivamente alla cultura hip-hop. Trova subito nel rap un mezzo per racchiudere l’amore per la scrittura, e tramite esso riversa nelle parole sia se stesso sia il resto delle proprie passioni. Nell’autunno 2017 pubblica il primo singolo che anticipa il lavoro di studio uscito nel febbraio 2018. Conferma e consolida così il suo status di artista autonomo e indipendente a 360°, continuando sulla strada dell’autoproduzione artistica ed esecutiva.

Cantautori
Al Pop ex Lavanderie Ramone, sabato 10 marzo, dalle 22, arriva il live di Cimini. Un cantautore calabrese da anni trasferitosi a Bologna, dove riesce a crearsi un piccolo spazio nel contesto musicale indipendente pubblicando due dischi e suonando in giro per l'Italia. Nel 2016 decide di abbandonare le scene per dedicarsi alla scrittura di nuove canzoni e ne esce fuori un prodotto diverso, che taglia nettamente con il passato e che gli consente di intraprendere un nuovo percorso. I nuovi brani vengono subito apprezzati dall'etichetta Garrincha Dischi, che decide di affidare la produzione a Nicola Roda (Keaton) ed Enrico Roberto (Lo Stato Sociale) del suo nuovo disco in uscita a Marzo 2018, con il primo sorprendente risultato che è il singolo La Legge Di Murphy.

Jazz da New York
Sabato 10 marzo al Folk Club, il concerto di Peter Bernstein. Newyorkese classe 1967 è considerato il chitarrista jazz universalmente più rispettato e ammirato della sua generazione e, insieme a John Scofield, Bill Frisell, John Abercrombie e Pat Metheny uno dei più celebrati musicisti della scena jazz contemporanea mondiale, nella sua carriera ha collaborato e inciso album con i più grandi nomi del jazz. Per spiegare nel migliore dei modi quello che accadrà nel corso del concerto al FolkClub insieme a Dado Moroni, Dario Deidda ed Enzo Zirilli(parte del tour europeo di marzo 2018), ecco le parole dello stesso Peter Bernstein: «Dado, Enzo e io abbiamo suonato insieme per la prima volta circa 10 anni fa a Roma; da allora desidero fortemente tornare a suonare insieme a loro: ciascuno sul proprio strumento sono tra i miei musicisti favoriti e sento con loro una totale sintonia rispetto al modo di eseguire e proporre musica. Condividiamo un grande amore per il jazz, amore che origina da radici e tradizioni condivise; cercheremo di trovare insieme nuove strade per costruire su di esse!».

Classici a teatro
Da domenica 11 marzo, al Teatro Regio, in scena «L'Orfeo». Mantova, 24 febbraio 1607: una data destinata a entrare nella storia della musica. Il giorno prima, il 23 febbraio, Carlo Magni, abitante di Mantova, scriveva al fratello a Roma: «Dimani sera il ser.mo Principe (Francesco Gonzaga) ne fa recitare una nella sala del partimento che godeva madama sr.ma di Ferrara che sarà singolare, posciachè tutti li interlocutori parleranno musicalmente, dicendosi che riuscirà benissimo». L’opera racconta il mito di Orfeo ed Euridice, ma in realtà è una sorta di esaltazione dell’immenso potere della Musica che può commuovere i cuori. Monteverdi utilizza toccate, sinfonie, balletti, lo stile recitativo, duetti e cori (che qui assumono un ruolo fondamentale e drammaturgicamente importante) nello stile dei suoi madrigali; inizia così a codificare quello che sarà lo stile dell’opera lirica.

Bambini a teatro
Al Teatro Ragazzi e Giovani, da sabato 10 marzo, in scena «Hansel e Gretel». Un bel giorno Hansel e Gretel accompagnano i loro genitori a tagliare la legna. Ma è tutto un grande imbroglio perché mamma e papà li vogliono abbandonare nel bosco. E non è che l’inizio: questo, infatti, è solo il primo di una serie di inganni. In questa fiaba, tutti i personaggi fingono, dicono bugie e ingannano il prossimo. Alla fine, per salvarsi la pelle, anche Hansel e Gretel impareranno a mentire e ingannare. Ma saper fingere è giusto o sbagliato? La fiaba di Hansel e Gretel ci viene raccontata da due vecchi burattinai, i fratelli Merendoni, due maestri della finzione teatrale, ultimi eredi di una antica famiglia di burattinai italiani, che tornano sulla scena dopo anni di assenza. La loro arte è un gioco poetico, fatto per meravigliare e fantasticare. Benvenuti dunque nel teatro dei fratelli Merendoni, dove tutto è finto ma niente è falso.

Acrobazie
Sabato 10 marzo, alle 21, al Teatro Le Serre, in scena «Exit». Se non cercassimo di raggiungere l’impossibile non arriveremmo mai a conseguire ciò che è possibile. Gli artisti del circo, facendo propria questa massima, accettano costantemente il rischio e la sfida di mettersi in gioco nel continuo instancabile tentativo di superare i propri limiti, non solo nel lavoro sulle tecniche circensi, ma anche nella ricerca di stimoli sempre nuovi e nella creatività con cui elaborano i propri numeri. «Exit» è un mosaico delle creazioni individuali di quindici artisti internazionali di Cirko Vertigo il cui approccio al contenuto dei numeri è un lavoro che operano in completa libertà. Presupposto di partenza è la comprensione che il palco funge da lente di ingrandimento per sensazioni, impulsi ed emozioni. In scena una panoramica delle principali discipline del circo contemporaneo: dal trapezio alla ruota canadese, dalla scala libera alla giocoleria, dall’equilibrio alla corda molle, fino ai tessuti e alle cinghie aeree.

Commedia
Da sabato 10 marzo, al Teatro Astra, in scena «Una delle ultime serie di Carnovale». Dice Goldoni nella premessa a questa sua fortunata commedia di aver voluto raccontare una metafora autobiografica: in procinto di partire per la Francia, nel 1762, per sfuggire alle invidie e alle critiche che la sua riforma teatrale suscitava, ha pensato come propria la storia di Anzoletto, disegnatore di stoffe veneziano deciso a portare in Moscovia la sua creatività, anche lui disgustato dalle difficoltà di lavorare in patria. Ed è proprio la scelta di parlare d’altro per parlare di sé che ci conferma la validità di assumere le parole di un grande testo classico per riflettere sui nostri problemi: si realizza quella distanza poetica liberata dagli eccessi del coinvolgimento personale, quella sintonia di ragioni emotive e ideali che lasciano risuonare le ragioni della passione e dell’impegno; ma il tutto attraverso il dipanarsi di una delle tante sere della vita, tra discorsi fatti di nulla, tra il balenare di umori umanamente riconoscibili, tra una partita a carte e una cena familiare, tra i gesti, le risate e le malinconie attraverso le quali, senza che ce ne accorgiamo, si compiono scelte decisive e irreversibili. Una lingua perfetta e vivace, straniera come il veneziano di trecento anni fa ma facilissima da capire perché diventa quella universale del migliore palcoscenico, ci coinvolge in un’irresistibile condivisione poetica. Una delle ultime sere di Carnovale costituisce la terza tappa di un’ideale trilogia civile che, dopo l’Alfieri de Il divorzio e il Marivaux de Il Trionfo del Dio Denaro, attraverso i toni sarcastici e irriverenti della commedia utopistica settecentesca, ha l’ambizione probabilmente ingenua «di proporre umili pause di riflessione civile a un paese troppo affannosamente confuso nella propria contemporaneità»

Teatro e storia
Da sabato 10 marzo, a Cubo Teatro, alle 21, in scena «Eva». Tra il 29 aprile e il 1° maggio del 1945, nel bunker sotterraneo del Palazzo della Cancelleria di Berlino, alcuni dei principali rappresentanti del partito nazionalsocialista si suicidano. Poche ore prima Hitler sposa Eva Braun. Poche ore dopo Hitler e signora si uccidono con le fiale testate sul pastore tedesco del Führer, il primo a morire. Poche ore dopo Magda Goebbels somministra le fiale ai sei figli addormentati. Ancora poche ore, e anche Magda e il marito si avvelenano con le stesse fiale. Si consuma così un’enorme tragedia e, nello stesso tempo, la tragedia stessa, nella sua impossibilità a compiersi. Eva, Magda, Hitler sono personaggi tragici a cui è preclusa la dimensione del tragico. Ma Eva e Magda sono anche donne innamorate di Hitler, fedeli al loro amore fino all’ultimo istante. In questa tragedia mancata, nella sua impossibilità a esserci, c’è fedeltà e c’è una gran quantità di amore declinato secondo diverse forme. C’è fedeltà di amante, fedeltà di adepto. C’è sottomissione, devozione, preghiera. Ma insieme all’amore c’è sempre la paura. Paura della punizione, paura dell’abbandono, paura dello strapotere dell’amato, paura della propria fragilità di amanti, paura che l’amore finisca, paura che l’amore si realizzi. O magari paura dell’amore stesso.

Spettacolo a Planetario
Domenica 11 marzo, Infini.to aderisce alla Giornata dei Planetari inaugurando il nuovo spettacolo del Planetario digitale «The Hot and Energetic Universe». L’Astrofisica delle alte energie ci parla di un Universo violento, fatto di stelle di neutroni, esplosioni di supernova e buchi neri supermassicci. Un Universo invisibile all’occhio umano che grazie a potenti e sofisticati telescopi spaziali siamo in grado oggi di esplorare. La Giornata dei Planetari è nata nel 1991 dall'Associazione dei Planetari Italiani, e negli anni ha assunto carattere internazionale. In questa occasione, il biglietto per il nuovo spettacolo sarà gratuito, fino ad esaurimento posti disponibili.

Le vie dell'arte al Gran Balôn
Il Gran Balôn dedicherà un’edizione speciale alle vie dell’arte. Grazie alla collaborazione con Art Factory verrà creato un percorso museale a cielo aperto con le opere di decine di artisti emergenti.

MuseiAmo al Museo di Antropologia Criminale
Sabato 10 Marzo la diciassettesima tappa di questo percorso di visite teatrali guidate si svolgerà al Museo di Antropologia Criminale, in un viaggio ove la scienza viene a supporto della psiche dell’uomo mettendone a nudo, talvolta, anche i lati più oscuri. Il Museo di Antropologia Criminale è stato riallestito nel 2009, a cento anni dalla morte di Cesare Lombroso, fondatore dell’antropologia criminale. Le collezioni comprendono preparati anatomici, disegni, fotografie, corpi di reato, scritti e produzioni artigianali e artistiche, anche di pregio, realizzate da internati nei manicomi e da carcerati principalmente nella seconda metà dell’Ottocento. Il nuovo allestimento vuole fornire al visitatore gli strumenti necessari a comprendere l'epoca storica in cui Lombroso si trovò a formulare le sue teorie su due principali categorie sociali: i criminali e i malati psichiatrici, sottolineando anche gli errori da lui commessi nonchè le aperture a nuove discipline antropologiche che si svilupparono poi durante tutto il Novecento.

Libri e food
Una cover che dialoga con la tazza del cappuccino dello stesso colore del vassoio su cui è posata insieme al pancake avocado e salmone: quando l’equilibrio estetico della forma racconta il contenuto dietro una copertina.  Così sono le foto «#bookbreakfast» di Petunia Ollister, ritratti bellissimi di una letteratura da mangiare innanzitutto con gli occhi. Sulla falsariga di quegli scatti, Petunia ricrea connessioni e suggestioni fra oggetti, libri e autori in tre appuntamenti fra chiacchiere e caffè. Sabato 10 marzo si parla di fantascienza, con Fabrizio Farina e Giorgio Gianotto. La fantascienza non è solo semplice fantasia ma letteratura di idee, che interpreta – con estrapolazioni a volte inquietanti, a volte paradossali – la realtà.  Divertente, critica, spesso angosciata, preoccupata delle conseguenze della ricerca scientifica più avanzata, premonitrice di catastrofi cosmiche, ecologiche, invenzioni e cambiamenti sociali ci accompagna nella comprensione di noi stessi e delle nostre scelte. Cosa hanno previsto i grandi scrittori del genere e in che modo alcune loro idee sono attuali nella società moderna?

I maestri del cioccolato da Eataly
Nella Caffetteria di Eataly Lingotto, sabato 10 marzo dalle 10 alle 21 e domenica 11 marzo dalle 10 alle 19, Eataly propone un weekend di festa speciale dove ad essere protagonisti saranno 4 realtà eccellenti torinesi, che saranno ospiti in negozio con le loro golosità, per raccontare la loro storia legata al cioccolato artigianale di qualità e, naturalmente, per far scoprire e assaggiare i loro cioccolatini e praline.

Extravaganza
Sabato 10 marzo, si terrà il mercatino Vintage in piazza Carlo Alberto. Dai tessuti ai tappetti, dalla bigiotteria ai cuscini. Tra capi pregiati e nuove creazioni e trasformazioni. Extravaganza, nato nell’aprile 2002 è stato il primo mercatino a tema di moda Vintage – tessuti, tappeti, pizzi, biancheria della nonna, cappelli, moda tirolese, bigiotteria americana, bottoni, cuscini, valigie, manichini. Alcuni operatori hanno creato una vera e propria linea di moda proponendo insolite trasformazioni di capi militari o capi d’epoca con inserti di tessuti pregiati, sete firmate, applicazioni di pizzo, paramenti sacri e Massonici. Creazioni divertenti, ma allo stesso tempo di gusto raffinato. Saltuariamente durante le manifestazioni è prevista la realizzazione di sfilate per la presentazione dei capi. Oltre al Vintage sono presenti degli operatori di modernariato di design: telefoni, radio, televisori, lampade, piccoli elettrodomestici, che per le loro forme e materiali usati hanno caratterizzato un’epoca (anni ’20 – ’70). Occasionalmente sono altresì presenti giovani artigiani con creazioni uniche, spesso prodotte con materiali di recupero.

San Salvario Emporium
Da domenica 11 marzo San Salvario Emporium tornerà nella sua sede tradizionale in Piazza Madama Cristina, dove il pubblico avrà occasione di esplorare l’artigianato in tutte le sue forme, dall’abbigliamento all’home decor, dagli accessori e la gioielleria all’illustrazione e l’editoria indipendente.