29 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Appuntamenti

Eventi a Torino, i concerti da non perdere dal 21 al 23 febbraio

Musica da ogni parte del mondo ed eventi per tutti i gusti. Ecco che cosa vi attende sui palchi della città e come fare per non perdere gli appuntamenti migliori

TORINO – Band e cantanti da ogni luogo del mondo, concerti/spettacolo, cantautori. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire i momenti più interessanti della settimana.

Musica dal Canada
Mercoledì 21 febbraio, alle 22, all'Astoria i «Peach Pit» in concerto per la prima volta in Italia. I «Peach Pit» nascono a Vancouver durante gli anni del liceo, nel 2016 con l'uscita del primo EP Sweet F.A. danno vita a quello che loro stessi definiscono chewed bubblegum pop. La band mescola angoscia adolescenziale e vibrazioni estive con un sound che oscilla tra Mac Demarco e Homeshake. Nel 2017 il loro brano «Peach Pit» diventa virale su Youtube e supera i due milioni di ascolti. A settembre esce l'album di debutto Being So Normal (Kingfisher Bluez).

Musica balcanica
All'Hiroshima Mon Amour, mercoledì 21 febbraio, alle 22, la «Barcelona Gipsy Balkan Orchestra» (BGKO). Diventato un punto di riferimento per la musica balcanica a Barcellona, città nella quale è nata e da cui ha poi, la «Bgko», in poco tempo ha raggiunto una notevole reputazione a livello internazionale. Sette musicisti nomadi e appassionati esploratori delle sonorità klezmer e gitane allargano la loro ispirazione ad un genere musicale più ampio, intendendo la musica balcanica come un insieme di tradizioni musicale e di una cultura multietnica che va oltre ai confini geografici e che trae nutrimento anche da tutte quelle tradizioni che hanno storicamente abitato queste terre: ebrei aschenaziti e sefarditi, gitani, ottomani, arabi...

Live nei locali
Al Blah Blah, mercoledì 21 febbraio, il live di «Rome» (Jerome Reuter) con l'intera band per una serata di punk e folk. Jerome Reuter dà vita al progetto «Rome nella fredda Lussemburgo del 2005, dove immerge le sue ispirazioni più sad-core e dark folk apocalittiche tra le più sotterranee, mescolato ad un songwriting tradizionale e raffinato. I suoi sono sempre concept album intensissimi nei quali prende meritato spazio la sua misteriosa e profonda voce sferzata dalle liriche pregne di pensieri Camus/Genetiani, tra i padri della letteratura moderna, ci presenterà il suo ultimo album uscito il 19 gennaio di quest'anno, «Hall Of Tatch» in formazione completa con band di supporto.

Musica, disegno e video
All'Hiroshima Mon Amour, giovedì 22 febbraio, «Sound and Vision». Un progetto unico nel suo genere, dove le discipline confluiscono e si intersecano per dare vita ad un viaggio sensoriale attraverso l’unione delle percezioni visive e uditive. Un disegnatore, una band musicale, un operatore video, uno schermo su cui i segni sono contestuali ai suoni. Un evento articolato su differenti livelli di fruizione, come un viaggio emozionale in cui tutti sono i protagonisti di un atto unico non ripetibile. «Sound and Vision» costituisce un format che coniuga due linguaggi, il segno e il suono, all’interno di un’esperienza sensoriale che affonda le radici nell’arte performativa, quella tipologia espressiva che dagli anni ’60 in poi ha profondamente innovato il teatro, la musica e lo stesso concetto di rappresentazione multimediale.

Show a teatro
Al Teatro Nuovo, venerdì 23 febbraio, i «Big One». Questa stagione il gruppo riporta in scena, 40 anni dopo, nella prima parte del loro spettacolo, il concerto realizzato dai Pink Floyd nel 1977 e denominato «In The Flesh Tour»" (veniva anche chiamato «Animals Tour») con più di 55 date realizzate tra l'Europa e l'America, in cui nel primo tempo viene presentato al grande pubblico l'epico album Animals appena uscito il quale, come scriveva il New Music Express - una delle più autorevoli riviste musicali inglesi, ... È uno dei più estremi, implacabili, strazianti e iconoclasti album della storia della musica contemporanea. Nella seconda parte del concerto i «Big One» proporranno altre hits della mitica rock band inglese Lo spettacolo dei «Big One» è frutto di una ricerca maniacale di strumenti originali, partiture e soprattutto dello studio fatto sui concerti live della band negli anni. La produzione della Band ha come obiettivo la riproduzione più fedele possibile delle sonorità e degli arrangiamenti dei Pink Floyd, utilizzando una strumentazione vintage e, come nei veri concerti dei Pink Floyd, i video dell'epoca proiettati su schermo circolare. Nei loro concerti la perizia nell'esecuzione dei brani, la fedeltà degli arrangiamenti e la cura per l'aspetto visivo e spettacolare permettono al pubblico di vivere una indimenticabile «Pink Floyd experience».

Rock
Venerdì 23 febbraio, All'Hiroshima Mon Amour i «Fast Animals and Slow Kids» in concerto. «Ci fermiamo quando nasce la primavera, poco prima che arrivino le rondini - dicono di sé i Fast Animals and Slow Kids - Questo tour lo dedichiamo a tutti coloro che sono stati (e che saranno) con noi in questo percorso sempre in salita. Saranno 10 date importanti e diverse. Nuovi suoni, nuove scalette, pezzi vecchissimi e pezzi attuali, metteremo dentro tutto quello che abbiamo nascosto nei ricordi per tanto tempo, nella piccola speranza che ogni serata possa diventare una fotografia più realistica possibile di ciò che siamo oggi, una fotografia che rimarrà per sempre impressa nella nostra memoria.

Cantautori
A Spazio 211, venerdì 23 febbraio, il live di «Galeffi». Un cantautore attivo sulla scena musicale romana da meno di un anno. Si nutre di calcio, cinema e Beatles. Inizia scrivendo canzoni in inglese, poi si tuffa sulla lingua italiana e ci prende gusto. «Scudetto» è il suo disco d’esordio uscito il 24 novembre per Maciste Dischi, edito da Warner Chappel e distribuito da Artist First. «Occhiaie» è il singolo con cui «Galeffi» si presenta al pubblico. Il videoclip vede la regia di Bendo Films e ritirare uno stralcio di vita del protagonista, un pusher seriale di caffè. Dentro «Scudetto» troviamo canzoni sfacciate e pop, elegantemente intrise di vita quotidiana, di amori totali e rimandi letterari. «Galeffi» si fa cantare e ricordare, grazie ad una scrittura catchy ma dalle mille sfumature sonore, in un mondo a tratti surreale, governato da tazze di tè, occhiaie, orologi, caffettiere, baci rubati, polistirolo e calciatori.

Musica dal Belgio
Venerdì 23 febbraio arriva al Blah Blah il polistrumentista e sperimentatore belga Dijf Sanders per una delle sue 5 date italiane. Ad accompagnarlo ci sarà Nathan Daems ai legni (sax e flauto traverso). Un'occasione imperdibile per ascoltare dal vivo il suo nuovo album «Java», una perla di indo/trance/jazz unica uscita lo scorso dicembre su W.E.R.F Records, una ricerca psichedelica e moderna dei suoni dell'omonima isola indonesiana. Armato di una serie di registratori, nella primavera del 2017 Dijf ha viaggiato in ogni angolo urbano e rurale dell'Indonesia raccogliendo un impressionante repertorio di registrazioni, commissionate da Europalia e KAAP. Kacapi, Kendang, Angklung, Calung o Gamelan non sono nomi di malattie tropicali indigene, ma strumenti musicali locali che Dijf ha incontrato nella sua avventurosa ricerca. Per due settimane l'esperto etnografo americano Palmer Keen ha accompagnato Dijf attraverso la sua totale immersione nella colorata cultura dell'isola e nelle ricche tradizioni cerimoniali. Al suo ritorno in Belgio, Dijf è andato direttamente in studio con il materiale raccolto invitando alcuni dei suoi amici musicisti.