10 maggio 2024
Aggiornato 03:00
Linea 1

Metropolitana fino a Rivoli, i cantieri dall'estate. Il ministro a Collegno: «Pronta in 4 anni»

Il ministro Delrio è intervenuto all’incontro organizzato con i sindaci di Collegno, Rivoli e Grugliasco. Dal Governo i soldi per il prolungamento

COLLEGNO - Approfittando dell’evento a Lingotto che ha riunito migliaia di amministratori del Pd, questa mattina il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha fatto tappa a Collegno dove, insieme al presidente della Regione Sergio Chiamparino e ai sindaci di Collegno, Rivoli e Grugliasco (Francesco Casciano, Franco Dessì e Roberto Montà) ha parlato della linea 1 della metropolitana di Torino e in particolare del prolungamento fino a Cascine Vica reso possibile grazie ai soldi, 123 milioni di euro, messi dal Governo. Per vedere l’opera realizzata ci vorranno quattro anni, con l’inizio dei cantieri che dovrebbe avvenire la prossima estate. Il condizionale per il momento è d’obbligo visto che deve ancora avvenire la firma con Infra.To, cosa che potrebbe essere realtà nel mese di febbraio e, con la scelta dell’appalto integrato, si riuscirebbero a recuperare i 12 mesi persi per ottenere i finanziamenti del secondo lotto.

LA METRO UN BENESSERE PER TUTTI - «Spesso lo Stato è assente quando si tratta di trasporto pubblico locale», ha detto il ministro Delrio, «per una rivoluzione ecologica però non si possono lasciare i territori da soli. Senza trasporto pubblico non c’è città metropolitana e con l’arrivo della metropolitana il territorio diventa più attrattivo e tutto acquista più valore, come le abitazioni e tutti gli immobili. Ma non solo: la cosa più importante è che migliora la qualità della vita della comunità, quello a cui deve ambire la politica».

MENO AUTO E PIU’ MEZZI PUBBLICI - Anche Delrio ha ribadito il concetto: meno spostamenti con auto private è meglio. Ma non è facile se non si investe nel trasporto pubblico locale: «Abbiamo già messo a disposizione 6 miliardi e altri 3 e mezzo saranno messi a febbraio nelle città e nelle periferie perché bisogna diminuire l’uso dell’auto, il mezzo peggiore per spostarsi. E in questo la metropolitana cambia il destino di una città».