Temperature alte e riscaldamenti accesi nelle scuole, l'assessore Unia spiega perchè
Sono proprio i genitori a segnalare il problema: nonostante le temperature decisamente miti di questo inizio di ottobre pare che i termosifoni nelle scuole dei piccoli siano già accesi
TORINO - Si fa "calda", è proprio il caso di dirlo, la polemica intorno alla questione termosifoni nelle scuole. Sono proprio i genitori a segnalare il problema: nonostante le temperature decisamente miti dell'inizio di ottobre pare che i termosifoni nelle scuole dei piccoli siano già accesi da diversi giorni, costringendo così le maestre ad aprire le finestre per consentire un sano ricambio d'aria. A chi grida allo spreco di risorse pubbliche, alla sconsideratezza di chi amministra la città e, non ultimo, al problema dell'inquinamento ambientale, risponde con poche parole l'assessore all'ambiente della Città di Torino Albero Unia.
CALDO - «C'è da fare una precisazione dovuta sull'accensione anticipata del riscaldamento nelle scuole», attacca l'assessore, «L'accensione di tutti gli impianti della Città di Torino richiede almeno 5 giornate lavorative per effettuare i test di funzionamento prima del 15 ottobre, data nazionale fissata per l'accensione dei sistemi di riscaldamento pubblico e privato» che passa poi a tranquillizzare i genitori in merito alla situazione nelle scuole: «Gli impianti, nelle strutture scolastiche, sono tutti a termoregolazione: con temperature esterne elevate non si attivano al netto di guasti o prove di funzionamento».
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