Resti romani nel centro storico, scoperta eccezionale nel cuore di Torino
La scoperta è di grande rilevanza per la città e segue i recenti ritrovamenti, sempre di epoca romana, nell'area del nuovo centro direzionale Lavazza
TORINO - Ritrovamenti archeologici ritenuti di eccezionale consistenza sono emersi nel centro di Torino, nel corso dei lavori di restauro del convento di Sant'Agostino. Si tratta di un vasto piano di epoca romana imperiale, risalente a un periodo compreso tra il I e il III secolo, verosimilmente utilizzato come locale commerciale o pubblico, con decorazioni a mosaico rappresentanti la figura mitologica del cacciatore Atteone, sbranato dai suoi cani. La scoperta è di grande rilevanza per la città e segue i recenti ritrovamenti, sempre di epoca romana, nell'area del nuovo centro direzionale Lavazza.
ARCHEOLOGIA - «Siamo impegnati da anni nella salvaguardia del patrimonio storico di Torino, al fianco della Soprintendenza», spiega Luca Petrone, fondatore della Boffa, Petrone & Partners con Piero Boffa, presidente del Gruppo Building, impegnati nella trasformazione del convento in un condominio. In sinergia con la Soprintendenza, il Gruppo ha optato per la possibilità di salvare la completa porzione dei ritrovamenti archeologici. E' stata avanzata l'ipotesi che si trattasse degli interni ed esterni di un'area termale. La completa apertura dei tre vani meridionali, in ogni caso lascia escludere con buona certezza che si tratti una domus a uso abitativo. Appare di particolare rilievo la decorazione a mosaico che si trova nel settore sud-ovest, in cui è rafficurato un emblema con tessere a mosaico bianche e nere.
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