2 maggio 2024
Aggiornato 12:00
Mensa scolastica

Rivoluzione mensa: da settembre piatti tipici e aiuti economici per le famiglie in difficoltà

La Fondazione Specchio dei Tempi destinerà 113.852 euro a 717 famiglie con reddito compreso tra i 9.400 e i 19.500 euro di Isee, fascia in cui si è registrata la percentuale più alta di abbandoni del servizio mensa. Tra le altre novità troviamo: ricette regionali due volte al mese e una maggiore varietà di contorni e di cereali nei menù

TORINO - Menù con piatti regionali due volte al mese e un aiuto economico alle famiglie in difficoltà: queste le novità della ristorazione scolastica per il prossimo anno, annunciate ieri, giovedì 20 luglio, dall'assessore comunale all'Istruzione Federica Patti. Durante la conferenza in cui l'assessore ha esposto i dati di gradimento dei menù delle mense dei piccoli era presente anche Lodovico Passerin d’Entrèves, presidente della Fondazione Specchio dei Tempi, che devolverà a settembre circa 113mila euro a sostegno di oltre 700 famiglie con difficoltà economiche.

AIUTI ECONOMICI - Gli aiuti per coprire la quota fissa del servizio mensa interesseranno prioritariamente le famiglie con figli iscritti alla seconda elementare, anno in cui, secondo le stime, si registra il tasso maggiore di abbandono della mensa. La Fondazione destinerà, per la precisione, 113.852 euro a 717 famiglie con reddito compreso tra i 9.400 e i 19.500 euro di Isee. Si tratta di un'iniziativa sperimentale ma, fa sapere il presidente Passerin d'Entrèves, ci sono tutti i presupposti per replicarla in futuro.

CARO MENSA - Nei fatti, l'aiuto economico arriverà dalle tasche dei finanziatori della Fondazione e questo suscita non poche perplessità. «Quindi riassumendo la Fondazione Specchio dei Tempi destina fondi raccolti attraverso donazioni di cittadini generosi (cittadini anche contribuenti) per pagare al comune la quota di iscrizione alla refezione scolastica di famiglie in difficoltà» attacca l'avvocato Giorgio Vecchione dalla pagina Facebook di CaroMensa Torino, «quota che copre i costi indiretti del servizio, gli stessi che una delibera (quella del 18 aprile 2016 sottoscritta da tutte le forze politiche) ha riconosciuto come non dovuti da parte dei cittadini, ma che non sono stati tuttora eliminati dalle tariffe della mensa. Cioè state dicendo che la beneficenza dei cittadini è usata per rimpinguare le casse del comune di Torino?», conclude CaroMensa Torino che in parallelo si sta occupando di difendere il diritto di scelta da parte delle famiglie di portare il pasto da casa a scuola.

MENU' - Alcune novità sono in arrivo anche per quanto riguarda il menù delle mense scolastiche. Stando al monitoraggio fatto negli scorsi mesi da parte dell'assessorato all'Istruzione, aiutato dalle Commissioni mense composte da genitori e insegnanti, è emerso che, in generale, i piatti più apprezzati sono i primi, seguiti dai secondi (soprattutto carne e affettati) con un distacco notevole dei contorni. Si è registarto inoltre che, in generale, il gradimento cala, salendo di ordine di scuola. Fra le novità che verranno introdotte a partire da settembre per aumentare la piacevolezza dei menù troviamo ricette regionali due volte al mese e una maggiore varietà di contorni e di cereali.