4 maggio 2024
Aggiornato 12:01
Cronaca

Negli ospedali piemontesi arriva il «codice rosa» per le donne vittime di violenza sessuale

L’assegnazione del nuovo codice permetterà di attivare una squadra composta da ginecologa, pediatra, psicologa e assistente sociale. Le donne saranno esenti dal pagamento del ticket

TORINO - Rosso, giallo, verde e bianco. Non sono i colori dell’arcobaleno ma i codici di gravità utilizzati negli ospedali di tutta Italia: ogni paziente arrivato in un Pronto Soccorso ne riceve uno, in base appunto alla criticità delle situazione. In Piemonte, questa gamma di codici verrà ampliata con l’inserimento del «codice rosa», pensato appositamente per assistere e curare le donne vittime di violenza sessuale e domestica. La decisione è arrivata dalla Regione, su proposta degli assessori alla Sanità Antonio Saitta e alle Pari Opportunità Monica Cerutti.  E’ l’assessore Saitta a ufficializzare la novità: «Prende così corpo, per la parte di competenza della sanità regionale, la legge di prevenzione e contrasto alla violenza di genere varata lo scorso anno».

Squadra specializzata per assistere le donne maltrattate
Ogni presidio ospedaliero piemontese attiverà quindi il codice rosa. Sarà considerato aggiuntivo a quello di gravità, visibile solamente agli operatori sanitari (per garantire la privacy della donna) e attribuito dagli stessi operatori dei Pronto Soccorso, oltre che ovviamente dal servizio di emergenza del 118. Cosa accadrà concretamente quando a una donna verrà assegnato il «codice rosa»? La procedura permetterà di attivare una squadra specializzata, composta da ginecologa, pediatra, ostetrica, psicologa, assistente sociale e infermiera inserita in una rete regionale che avrà come punto di riferimento il Centro esperto sanitario istituito presso la Città della Salute di Torino. Vista la situazione, è prevista anche l’esenzione del pagamento del ticket sanitario per un anno per tutte le prestazioni connesse alla presa in carico clinica e psicologica della donna vittima del maltrattamento. La presa in carico sarà garantita 24 ore su 24.