Via Garibaldi, storia della «strada dei record» che ha visto cambiare Torino
E' la seconda via pedonale più lunga d'Europa e la prima ad avere avuto un marciapiede. Ma lo sapevate che non sempre si è chiamata così? Dall'epoca romana all'occupazione francese, passando per le Guerre Mondiali: storia di via Garibaldi
TORINO - Collega piazza Statuto a piazza Castello, è lunga circa un chilometro ed è pedonale: avete capito di quale via stiamo parlando? Via Garibaldi: qualsiasi torinese che si rispetti ci è passato almeno una volta, è una delle vie principali della città e ha una storia secolare che non tutti conoscono. Un esempio: ha cambiato diversi nomi nel corso degli anni. Lo sapevate?
Da Decumanus Maxiums a Contrada Dora Grossa, la storia della via
Via Garibaldi, già in epoca romana, era uno dei principali assi della città: era il «Decumanus Maximus», quello che collegava la Porta Decumana alla Porta Praetoria. Ovviamente parliamo di una città ben diversa da quella che tutti conosciamo oggi, in quanto Julia Augusta Taurinorum non contava più di 5.000 abitanti. E’ sempre stata una via commerciale, proprio in ragione della sua centralità rispetto a tutto il resto dell’agglomerato urbano. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, il prestigio si deteriorò lentamente e la strada venne ristretta a 4 metri circa sino al 27 giugno del 1736 quando il regio Editto di Carlo Emanuele III ne sancì il riallineamento e l’allargamento di quella che era diventata la «Contrada Doragrossa». Una ricostruzione che durò circa 22 anni ma che consegnò alla città una via completamente rinnovata.
Perché si chiama via Garibaldi? E da quando?
Qualche anno prima, nel 1730 vennero installati dei marciapiedi, probabilmente i più antichi (o tra i più antichi) di tutta Europa. Circondata da palazzi settecenteschi bellissimi e da splendide chiese, fu costretta a cambiare nome durante il periodo napoleonico, quando i francesi decisero di rinominarla «Rue du Mont-Cenise»: un lasso di tempo limitato, visto che con il ritorno dei Savoia tornò a chiamarsi «via Dora Grossa». Per arrivare al nome attuale, via Garibaldi, bisogna invece aspettare la morte di Giuseppe Garibaldi (1807-1882) quando il Consiglio comunale decise di intitolargli la via dopo tre secoli di storia di via Dora Grossa. Ovviamente nel corso degli anni la via subì diversi prolungamenti, l’ultimo fino all’attuale piazza Statuto.
Le trasformazioni di via Garibaldi: l'ultima la pedonalizzazione del 1979
Durante la Seconda Guerra Mondiale tre isolati vennero completamente distrutti, per poi essere ricostruiti negli anni successivi. L’ultima trasformazione, la più recente, è quella avvenuta nel 1979 quando si decise di rendere interamente pedonale la via. Una scelta non facile, che all’epoca suscitò più di una polemica tra residenti, commercianti e torinesi che erano soliti frequentare via Garibaldi nel fine settimana o in un momento di relax. Negli anni ’70 infatti la strada veniva percorsa addirittura da tre linee di tram: il 3, il 4 e il 6. Quel che è certo è che la storia di via Garibaldi viaggia in parallelo con la storia di Torino e tutte le relative evoluzioni. Ecco il motivo di un legame unico.