Stati Generali della Cultura: aumentano gli ingressi nei musei e nei cinema
Aumentano gli spettatori negli spettacoli cinematografici e i visitatori ai musei. Maglia nera alla lettura: un solo piemontese su due ha aperto un libro nell'ultimo anno
TORINO - C'è voglia di cultura in Piemonte. E' questo che emerge alla conclusione degli Stati Generali della Cultura, un percorso durato sei mesi e che ha coinvolto 800 tra operatori pibblici, amministratori locali e imprenditori culturali. Salgono i visitatori dei musei e gli spettatori al cinema, scendono invece i lettori e gli appassionati di concerti di musica classica. Gli aumenti più significativi di tutto il Piemonte si sono registrati nell'area metropolitana, segno evidente di un lavoro che ha permesso di avvicinare i torinesi alla cultura.
Musei e cinema, aumenta la partecipazione
Fiore all'occhiello del Piemonte sono senz'altro i capolavori custoditi all'interno dei tanti musei presenti sul territorio: solo nell'area metropolitana sono 2,6 milioni di ingressi nel primo semestre del 2016, per un incremento del 13% rispetto all'anno precedente. A fare da traino sono i cinque principali enti del sistema museale metropolitano, capace di registrare 300.000 presenze in più. Numeri ovviamente gonfiati dai tanti turisti, ma la percentuale dei piemontesi recatasi in un museo nell'ultimo anno è del 37%. Un dato in aumento, ma assolutamente migliorabile. Buone notizie dal cinema: i biglietti venduti nei primi 10 mesi del 2016 sono cresciuti del 5,4% rispetto al 2015, mentre gli incassi sono aumentati del 4,6%. Il 50% dei piemontesi si è recato al cinema nell'ultimo anno, segno inequivocabile di come il grande schermo tiri ancora.
Lettura e teatro i settori in cui migliorare
Se musei e cinema sono il traino del sistema culturale torinese, da altri settori non arrivano le stesse buone notizie. Anzi. Il settore più debole è quello della lettura: il 52% dei residenti pare non aver mai letto un libro nel 2015, un dato che sorprende visto l'attaccamento dimostrato qualche mese fa dai cittadini durante la querelle Salone del Libro. Percentuali bassine anche per quanto riguarda la partecipazione a spettacoli teatrali (19% della popolazione) e concerti di musica classica (12%).